In una mattina fresca, ma non fredda, lontano dallo smog e dalla confusione, dagli odori domestici e dalle puzze di quartiere, si ritrova una felice condizione di non-anosmia indotta. L’olfatto è un mezzo conoscitivo alternativo, di cui non sempre siamo consapevoli. E’ piacevole essere sorpresi da odori chiari, distinti, ben delineati: un dopobarba, un profumo chic, detergente per le vetrine, sapone ai fiori, liquirizia, Arbre Magique, Oust.
Non mi dispiace il Post Moderno, e gli odori artificiali non mi nauseano.
Parlano.
Archiviato in:Urbanistica e città Tagged: odore, profumo