Rating: 4/5
di Andrea Ricci
Di solito, quelli che amano la musica rock, anzi, quelli che idolatrano la musica rock, non vanno d’accordo, evidentemente, con il sovrautilizzo di coriandoli ed effetti speciali. Sono gratuiti, sono ingiustificati. Fatta eccezione per qualche trascurabile episodio, nella musica rock contemporanea e “abbordabile” forse non c’è band che strizza l’occhio alla gratuità del virtuosismo hard rock più dei Kings of Leon.Dopo anni di semi-notorietà, c’è però da dire, è stato proprio grazie a qualche bel riff da arena rock che il quartetto del Tennessee ha fatto centro, stravincendo con l’album Only by the Night un Grammy (nel 2009) e di conseguenza andandosene in giro a suonare negli stadi più grandi del mondo. Only by the Night – disco oggettivamente affascinante – era in fin dei conti un album pieno zeppo di ritornelli fatti apposta per i fan dell’ultim’ora, di soluzioni armoniche ripetitive e testi tutto sommato banali (vedi Sex on Fire o Use Somebody).
Niente di male, soprattutto alla luce del fatto che con il loro ultimo lavoro, Come Around Sundown, i KOL hanno finalmente riportato il loro sound all’epoca pre-fama, riconducibile ai precedenti lavori Youth and Young Manhood e Because of the Times. Si, i singoli alla Kings comunque non mancano in Come Around Sundown, ma sono pezzi dall’animo più minimalista, e certo meno “caciaroni”. Il primo singolo estratto,Radioactive, è un brano perfettamente confezionato basato su due registri di chitarra che giocano a inseguirsi, un po’ come in una folle gara in autostrada tra un’utilitaria e un tir. Il secondo singolo, Back Down South, è una stupenda ballata folk che riporta i KOL ai bei tempi, quando i capelli erano molto più lunghi, e le camicie molto più insozzate. Però, e qui viene il bello, Come Around Sundown si apre e prende vita nelle canzoni che probabilmente non saranno singoli, pezzi come Mary o Pickup Truck. Un consiglio: non accendete la radio e non sintonizzatevi su canali musicali, questo è un disco da scoprire in cuffia, che non farà vincere un altro Grammy ai KOL, ma che di sicuro, a noi sempliciotti di Indiependenza, piace. Eccome.
Kings of Leon - Come Around Sundown (RCA, 2010)