Avendo sempre cercato di inculcare nei miei alunni il senso dell'equità, della tolleranza e del rispetto reciproco, spesso mi ero chiesta da quale scuola fossero usciti questi governanti.
Adesso lo so: da scuole come quella in cui sono io da due anni.
Scuole nelle quali si arriva a chiedere (ed ottenere, il che è anche più grave) il giorno libero migliore tenuto conto delle festività, o addirittura a studiare i 'ponti' in modo da favorire esclusivamente se stessi.
L'ultima chicca l'ho scoperta ieri: il 25 aprile cade di sabato quest'anno, mentre il 1° maggio di venerdì.
Il ponte avrebbe avuto senso se dato il 2 maggio, sabato, perché sicuramente non verrà quasi nessuno e sarà una giornata didatticamente inutile.
Da me invece abbiamo il 'cavalcavia' del 24 aprile, venerdì prefestivo, mentre il 2 maggio, sabato tra due festività, la scuola è aperta.
Personalmente ero presente al collegio in cui furono indicate tali date, ma siccome MAI avrei pensato di dover badare anche a questo, non avevo preso il calendario per controllarle; avevo pensato in buona fede che quello del 24 aprile fosse un 'ponte' autentico. Nella mia IMMENSA stupidità avevo creduto che il 25 fosse di martedì.
Invece quel venerdì è una gran furbata per far sì che chi ha il sabato libero si faccia due bei ponti lunghi consecutivi, quello del 25 e anche quello del 1° maggio, alla faccia di chi il 2 starà inutilmente a scuola.
E questi sarebbero gli educatori. Quelli che per una meschinità così ci studiano la notte!
Io DEVO andare in pensione. DEVO. Non mi posso riconoscere in questa genìa.
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