Ras Mancha Temple, Bishnupur, West Bengal. Foto di Marco Restelli
A vederlo sembra quasi una piramide Maya del Messico o del Guatemala. Invece ci troviamo a Bishnupur, un borgo affascinante e poco noto del West Bengal, nell’India settentrionale. Il tempio hindu che vedete nella foto sopra, il Ras Mancha, fa parte dei “templi di terracotta” di Bishnupur; fu costruito nel 1587 da Bir Hambir, sovrano dell’antica e gloriosa dinastia dei Malla. Sorta alla fine del settimo secolo d.C., la dinastia dei Malla governò per un migliaio di anni sul “Grande Bengala”, che comprendeva sia l’attuale Bengala Occidentale indiano sia il Bengala Orientale che oggi è una nazione indipendente, il Bangla Desh. La capitale del regno dei Malla era appunto in quella che oggi è la piccola cittadina di Bishnupur, consacrata a Bishnu (cioè Vishnu) e che si trova a circa 130 kilometri da Kolkata (cioè Calcutta) in mezzo a una verdissima campagna.
Le arcate del Ras Mancha Temple a Bisnhupur, West Bengal. Foto di Marco Restelli
Ora tornate alla prima foto in alto: guardando il Ras Mancha Temple la domanda che sorge spontanea è questa: perché fu costruito a piramide? Non esiste nulla del genere in India!Passando in rassegna i vari stili dell’architettura indiana risulta evidente che questo tempio è assolutamente unico. “Ras Mancha” significa “palco per la danza”, ma il nome non spiega la forma, la struttura del tempio. Per molto tempo sotto le sue massicce arcate (probabilmente di influenza islamica) si è tenuto un festival durante il quale i devoti hindu esponevano immagini di Krishna e di Radha e facevano delle danze sacre. Ma oggi non si tiene più alcun festival al Ras Mancha, è un monumento nazionale protetto dall’ Archaeological Survey of India (asi.nic.in/) non più un tempio frequentato. Resta la domanda: perché è così diverso da qualsiasi altro tempio indiano? Anzitutto l’ho chiesto a una guida locale, che mi ha risposto così: la forma potrebbe essere un richiamo agli stupa buddhisti del Bihar.
Ma la risposta non mi convince per tre ragioni:
1) alla fine del sedicesimo secolo – cioè quando fu costruito il tempio – il buddhismo era ormai scomparso da secoli dall’India, spazzato via dai conquistatori musulmani;
2) in India l’architettura hindu e quella buddhista (a differenza di quanto accaduto talvolta nella scultura) sono sempre rimaste molto differenziate fra loro;
3) in India non ci sono stupa piramidali.
In seguito, nei libri che ho consultato non ho trovato nessuna spiegazione. Il mistero permane. Continuerò le mie ricerche.
Shyamrai Temple, Bishnupur, West Bengal. Foto di Marco Restelli
Ma il Ras Mancha è solo uno dei molti templi di terracotta (gli altri non sono di forma piramidale) che testimoniano la grandezza dei Malla e oggi rendono così affascinante Bishnupur. Uno di questi templi, che vedete nella foto sopra, è lo Shyamrai, voluto dal re Malla Raghunath Singha nel 1643: è costruito nello stile Ratna, cioè dotato di torri, e infatti ha ben cinque torri, che in qualche modo potrebbero richiamare, curiosamente, i campanili e lo stile di una chiesa cristiana dell’epoca. Il tempio è dedicato a Krishna, uno degli avatar di Vishnu (su MilleOrienti ho spiegato qui cos’è un avatar), e ha molte formelle dedicate alla Krishna lila, ciclo di miti a sfondo mistico-erotico sui “giochi” di Krishna con le pastorelle (che simboleggiano le anime umane innamorate di Dio).
Jhor Bangla Temple, Bishnupur, West Bengal. Foto di Marco Restelli
Un altro interessante tempio di Bishnupur è il Jor Bangla (lo vedete qui sopra) costruito nel 1655 dal sovrano Malla Raghunath Singha II, in uno stile tipico del Bengala, detto Chala, con tetto e cornicione ricurvi, ispirati alle antiche case bengalesi. L’influenza della tradizione bengalese si può vedere anche nella foto qui sotto, relativa al Madan Mohan, costruito dal re Malla Durjan Singh nel 1694. Le differenze stilistiche fra uno e l’altro dei templi di Bishnupur riflettono la creatività e l’abilità sincretistica dei Malla del Bangala, in un’epoca in cui nel resto dell’India l’architettura e la scultura si avviavano ormai a ripetere stancamente gli stili del passato senza più innovazioni né originalità.
Madan Mohan Temple, Bishnupur, West Bengal. Foto di Marco Restelli
Last but not least: i templi di Bishnupur sono chiamati “di terracotta” perché sono costruiti di mattoni e ricoperti di meravigliose formelle di terracotta che narrano miti dei grandi poemi epici dell’India, il Ramayana e il Mahabharata. A testimonianza che l’India è sempre ricca di sorprese, sopratutto al di fuori dei “soliti” itinerari turistici!
Formelle di terracotta sullo Shyamrai Temple, Bishnupur, West Bengal. Foto di Marco Restelli