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Che ciclismo...siamo?

Creato il 24 maggio 2010 da Manuel
Che ciclismo...siamo?
Un piatto di pasta e via; ciclismo morto e sepolto?
(foto; M. Corso)
IL CICLISMO E’ UNO SPORT SANO (punto di domanda).
COM’E’ IL CICLISMO D’OGGI A LIVELLO AMATORIALE, QUELLO DEI CICLISTI E CICLISTE DELLA DOMENICA, GUARDANDO RIVISTE E PUBBLICITA’ SPECIFICHE?
Avete mai provato a seguire con una certa attenzione le pubblicazioni o le pubblicità della stampa specializzata, per quanto concerne il ciclismo? Per pedalare serve benzina. Ma oggi la tavola non è più parte fondamentale, visto che nell’ultima decina d’anni c’è stato un incremento enorme di integratori a base di gel, zuccheri super-concentrati, barrette, polverine, bevande. Prendiamo come esempio alcuni prodotti che non solo servono per reintegrare le sostanze bruciate dal nostro corpo durante l’allenamento, o la gara che sia. Oggi ne troviamo per il PRIMA, il DURANTE ed il DOPO lo sforzo.
Trovi il prodotto che ti da la bustina per il ferro, la bustina per il potassio, il gel iper-concentrato che in tre cucchiai ti spara nel sangue gli zuccheri (le pubblicità li chiamano “pieno d’energia pronta”, perché e meglio sorvolare sugli squilibri che si rischia di avere, se il livello di zucchero nel sangue si ritrova con troppi zuccheri di botto) che prima trovavi in mezzo barattolo di marmellata. Hai il prodotto per la resistenza, quello per l’idratazione, quello per la forza, quello per ridurre la stanchezza (e quest’ultimo mi dà pensiero). A proposito; sapete che i sali minerali hanno bisogno di alcune ore per arrivare dove la pubblicità sembra farli arrivare all’istante? E se doveste seguire i consigli delle aziende, una borraccia con il prodotto per reintegrare vi può costare quasi 3000 delle vecchie lire? Quanto vi dura una borraccia? A me un’ora circa, ma io sono uno che beve tanto.
Come vivere una corsa come la granfondo tal dei tali? Divertendoci, senza stress e con naturalità! Eh beh, certo. Allora eccovi la tabella per sapere come potete allenarvi nella settimana precedente la corsa. Chiaro che il punto di partenza è licenziarvi dal lavoro, così potete affinare la preparazione nelle due settimane che precedono l’evento. Ma mi pare giusto un minimo di rinuncia a qualcosa.
Poi, non vorrete mica lasciar perdere il mangiare? Ecco la mitica tabella per sapere cosa mangiare e in quale quantità, dalla colazione alla cena, nella settimana precedente la gara. E qui dovete dare atto che il bicchiere di latte con dei biscotti o il pane con la marmellata non sono sufficienti. Dovrete avere la spremuta d’arancia, certamente la marmellata, il pane, ma anche il tè, lo yogurt (MAGRO!! PER L’AMOR DI DIO!!), le fette biscottate (integrali mi raccomando, non vorrete mica rovinare tutto proprio lì…). Poi la corsa; 2 etti o quasi di pasta, lo yogurt, il prosciutto, la crostata e infine perché no, una barretta energetica da sgranocchiare poco prima della partenza, da mandare giù con la famosa borraccia da 6000 lire al litro.
Durante l’inverno però bisogna staccare la spina; mi dispiace ma niente bici da corsa. Fatevi una ragione e accontentatevi di questa miseria; palestra due volte a settimana, spinning due volte a settimana, 45 minuti di rulli 2 volte a settimana. Niente bici da corsa; Mountain Bike sempre almeno due volte a settimana.

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