Che cos’è il digital divide?
Il digital divide, o divario digitale, è il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. I motivi di esclusione comprendono diverse variabili: condizioni economiche, livello d’istruzione, qualità delle infrastrutture, differenze di età o disesso, appartenenza a diversi gruppi etnici, provenienza geografica. [...]
Oltre a indicare il divario nell’accesso reale alle tecnologie, la definizione include anche disparità nell’acquisizione di risorse o capacità necessarie a partecipare alla società dell’informazione.
Una divaricazione umana nell’utilizzo dell’Information Technology per lo sviluppo economico, per l’utilità sociale offerta dal WorldWide Web nel processo di formazione delle culture e di informazione globale necessario alla crescita di una democrazia del sapere.
Chi è soggetto a digital divide?
A non avere accesso al computer e alla rete sono le fasce meno abbienti di popolazione, gli immigrati in condizione di povertà, il digital divide inoltre ha una componente generazionale e di genere.
Nei paesi ricchi riguarda le fasce di popolazione più deboli: Anziani, disabili, donne, immigrati. Nel Sud del mondo riguarda tutti. Chi sta’ fuori dal mondo digitale è anche emarginato nella realtà ed è fuori dalle infinite possibilità di integrazione culturale e sviluppo economico legate alla rete.
[Lorenzo Baccin per Dillinger.it]
L’Agenda Digitale Europea prevede un percorso di Alfabetizzazione informatica:
L’era digitale dovrebbe favorire la responsabilizzazione e l’emancipazione; le origini sociali o le competenze non dovrebbero costituire un ostacolo allo sviluppo di questo potenziale. Visto che sempre più operazioni sono effettuate online, dalla candidatura per un posto di lavoro, al pagamento delle tasse fino alla prenotazione di biglietti, l’uso di internet è diventato parte integrante della vita quotidiana di molti europei. Tuttavia, la percentuale della popolazione europea che non ha mai utilizzato Internet è ancora molto elevata. […] In molti casi l’esclusione è dovuta a una mancanza di competenze da parte dell’utente, in materia di alfabetizzazione e di media informatici, che incide non solo sulla capacità di trovare un’occupazione ma anche di apprendere, creare, partecipare e usare con sicurezza e consapevolezza gli strumenti digitali. […] Colmare il divario digitale può aiutare i gruppi socialmente svantaggiati a partecipare alla società digitale a condizioni paragonabili a quelle degli altri cittadini e ad accrescere le possibilità di trovare un impiego superando la loro condizione svantaggiata.
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