Gioco Perverso
di Massimo Lugli
Newton & Compton pagine 414 € 9,90
isbn 9788854147744
Una “Sub”, che nello slang sadomaso sta per sottomessa, viene ritrovata senza vita nel suo appartamento a Roma,evidentemente il gioco perverso al quale l’aveva iniziata il suo padrone,il suo Dom è andato oltre il limite,praticare lo shibari è un’arte pericolosa. Scoppia lo scandalo,il cadavere rinvenuto è quello di Tania Namari,la moglie di un importante uomo d’affari che,appresa la notizia, trasecola, non riesce a darsi pace; dopo tanti anni di matrimonio il dottor Namari ha scoperto di aver avuto accanto una sconosciuta. Ad aver fatto lo scoop ,grazie alla soffiata di un amico poliziotto è il giornalista Marco Corvino, cresciuto a pane e cronaca nera, il protagonista del nuovo thriller di Massimo Lugli si dedica anima e corpo alla ricerca dell’assassino anche perchè Namari dopo un duro faccia a faccia con il reporter si convince che è l’uomo adatto a riabilitare la memoria di Tania. Comincia così per Corvino una discesa nel mondo ambiguo del BDSM (Bondage dominazione sadomasochistica),sarà Master Scudiscio, un apprezzato professionista di quest’arte a fargli da “Virgilio” in questo mondo lascivo fatto di gironi sempre più inquetanti che culminano negli infernali giochi erotici fatti con bambini.
Marco Magnoletti, idraulico disoccupato con una forte dipendanza dal gioco d’azzardo,divorziato, alla perenne ricerca di soldi da gettare nelle macchinette, è una “Retta”, nel gergo malavitoso romano, un incensurato che mette a disposizione un garage,una cantina etc dove nascondere roba che scotta dientro compenso.Gino,Franco e Marcello detto “Bove” sono tre criminali ai quali “la Retta” ha tenuto cocaina che i tre scambieranno con shaboo (er ghiaccio!) altra merda che riceveranno da altri tre “gentiluomini” provenienti dalle Filippine: Antony,Wiston e John, ex militari che fanno parte della potentissima mafia orientale. Durante lo scambio però,i Romani tentano di fregare i “babbuini” e quest’azzardo si rivelerà un grave errore per tutti.
Contemporaneamente il Colonnello dei Carabinieri Leonardo Della Domenica, ha scoperto un traffico di droga proveniente dalle Filippine,ma nonostante i primi cadaveri comincino a colorare di rosso le strade dell’Urbe,prende tempo, perchè lui è deciso ad acciuffare lo “Scudo” in gergo , la mente che sta dietro tutto questo macello.
Massimo Lugli descrive uno “shibari” le cui corde legano Marco Corvino,la Mapya filippina e Inquirenti inquieti in un giallo incanzalnte e intrigante che solo alla fine vi svelerà se c’era un Master o una Slave dietro tutto questo.
di Luigi De Rosa
40.636589 14.407012