Renzi non è un socialdemocratico; è un centrista di provenienza margheritiana e di formazione, cultura e famiglia peculiarmente democristiane (è un lapiriano). Ovvia e comprensibile, di conseguenza, la perplessità nell’elettore di sinistra, all’idea di liquidare per sempre gli ultimi scampoli di socialismo democratico “consegnando” il cartello politico-elettorale “liberal” ad un vetero democrtistiano. Mi fa sorridere, però, che le accuse di “destrismo” e di “berlusconismo” provengano dall’apparato ex PCI-PDS-DS e dai fuoriusciti PRC adesso accasatisi sotto l’ombrello vendoliano (appena la nave ha iniziato ad imbarcare acqua, molti “compagni” non hanno esitato ad abbandonarla). Ricordiamo che sono stati loro ad imbastire un governo con Silvio Berlusconi (indipendentemente da quello che può essere il giudizio sull’esecutivo Letta); ricordiamo che sono stati loro ad eleggere un capo dello Stato in fronte compatto con il centro-destra (indipendentemente da quello che può essere il giudizio su Napolitano); ricordiamo che sono stati loro a salvare l’arcoriano dall’ineleggibilità nel 1996 (e in misura minore nel 1994); ricordiamo che sono stati loro ad introdurre, istituzionalizzare e rafforzare il precariato, sconquassando il mercato del lavoro (Pacchetto Treu e Protocollo sul Welfare); ricordiamo che sono stati (anche) loro a votare la nefasta Legge Biagi (per paura di essere dipinti come fiancheggiatori delle BR dal serraglio mediatico berlusconiano); ricordiamo che sono loro a detenere il record di privatizzazioni nella storia repubblicana (Governo D’Alema. Solo la coppia Eltisn- Gajdar arrivò a tanto); ricordiamo che sono stati (anche) loro a finanziare ed appoggiare tutte le iniziative militari USA/UNOCAL-NATO (anche la signora Rame votò in tal senso, nel 2007); ricordiamo che sono stati loro a consegnare il Ministero di Grazia e Giustizia nelle mani di Clemente Mastella (come nominare Pacciani presidente di un’associazione contro la violenza sulle donne); ricordiamo, altresì, che sono stati loro a governare con i diniani; ricordiamo ecc, ecc, ecc. Il tutto, corroborato e sostenuto da un’insopportabile quanto ipocrita retorica di odore migliorista sul senso di responsabilità istituzionale. I vecchi “apparatčik” hanno attestato la loro linea di galleggiamento, a partire dal 1995, sull’appeasement con il Cavaliere, e questo allo scopo di congelare i loro privilegi e il loro potere contrattuale. Le riforme ed il governo del Paese non sono, alla luce del segmento storico recente, ai vertici delle priorità di Via Sant’Andrea delle Fratte numero 16. Chi ha paura? Di chi?
Magazine Opinioni
Che cos’e’ la Destra,che cos’e’ la Sinistra,che cos’e’ Renzi. Ma il PD cos’e'?
Creato il 01 giugno 2013 da Catreporter79Potrebbero interessarti anche :
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