Il meconioè composto da liquido amniotico, bile, muco, acqua, cellule epiteliali e lanuggine (peli sottili che ricoprono il corpo del bebè).
Como accennato all'inizio, la maggior parte delle volte, il neonato espelle il meconio dopo il paro. Però alcune volte può espellerlo nell'utero. Se capita questo, il meconio può essere inalato dal bebè, e ciò può causargli infiammazione ai polmoni, cosa che può provocare un distress respiratorio.
La sindrome da aspirazione di meconioSe il feto inala il meconio durante il parto, può avvenire nel bebè la sindrome da aspirazione di meconio, che può causare polmonite chimica per aspirazione, danno cerebrale dovuto a mancanza di ossigeno, difficoltà respiratorio (che può durare diversi giorni), atelettasia polmonare e ipertensione polmonare persistente.
Certamente si tratta di una sindrome difficile da prevenire, però ci si può assicurare que la nascita avvenga prima della 42 esima settimana di gestazione per diminuirne il rischio.Inoltre, al momento della rottura delle acque controllatene il colore: se vedete tracce verdognole, informate immediatamente la ginecologa e l'ostetrica.