Allo stadio Gerland di Lione si gioca la semifinale tra il Camerun e la Colombia. I leoni indomabili sono avanti 1-0 dal 9′ grazie a una bellissima azione innescata da un cross dalla destra di Geremi e proseguita con la torre di Idrissou e la girata in rete di Ndiefi ben posizionato nell’area piccola. Siamo giunti al minuto 72, il Camerun è appena rimasto in dieci. Improvvisamente il numero 17, Marc Vivien Foé, si accascia a centro campo. Foé ha soli 26 anni, ma ormai è un simbolo della sua nazionale: due mondiali giocati da titolare, una lunga esperienza in Europa tra Francia e Inghilterra e una Confederations Cup finora giocata ad alti livelli. Tutto si svolge in fretta e gli altri giocatori non sembrano accorgersi di niente. La partita continua, i colombiani attaccano e in pieno recupero colpiscono due volte il palo nella stessa azione. Il fischio dell’arbitro consegna l’1-0 agli annali, e la finale ai camerunensi che si abbracciano e festeggiano in campo. La festa però non può durare a lungo. Dal centro medico dello stadio arriva poco dopo la terribile notizia che Foé è morto, così. Lo shock per tutti è incredibile. Due giorni dopo la finale si gioca forse solo per onor di firma. Thierry Henry regala alla Francia la seconda coppa consecutiva, ma il suo pensiero dopo il gol è altrove.
federico
ma se volete saperne molto di più chiedete a vincenzo