Sembra essere una domanda da milioni di dollari, alla quale certi uomini darebbero qualsiasi cosa pur di venire a conoscenza della risposta. In realtà a questo interrogativo nemmeno le donne spesso sanno rispondere, sono loro stesse costantemente alla ricerca del “che cosa voglio”. Sembra una cosa banale, ma è un interrogativo alquanto complicato: alla semplice domanda “ma tu cosa stai cercando, cosa vorresti?”, una donna può rimanere spiazzata e non riuscire a dare, non solo una risposta immediata, ma proprio darla questa fatidica risposta. Ci sono particolari situazioni in cui si può trovare in cui siamo portate ad abbinare a tutti i costi, anche forzatamente, la nostra risposta: per esempio la ragazza che si è lasciata da poco da una storia duratura, tenderà a rispondere “per adesso preferisco non impegnarmi, divertirmi, stare con le mie amiche e pensare a me stessa“, quella invece che è da anni single, che dice di stare bene da sola, ti potrà rispondere che non vuole accontentarsi del primo che le capita per avere una relazione “seria”. In realtà noi possiamo sapere quello che vogliamo fino ad un certo punto, se ti sei lasciata da una settimana, ma dopo così poco tempo incontri una persona con cui hai un’affinità particolare perché precludersi la possibilità di conoscersi solo perché il rapporto precedentemente avuto con una persona non è andato a buon fine? O semplicemente il precludersi e imporsi che d’ora in poi non si vorranno provare più certe cose per molto molto tempo perché la relazione precedente ci ha fatto soffrire? Sono dell’idea che prima di buttarsi a capofitto in una relazione, lasciandosi prendere dal momento iniziale della conoscenza o dal trasporto fisico, una persona debba prima di tutto stare bene con se stessa, fare chiarezza dentro di sé, non cercare l’altro perché si è da troppo tempo single, o perché tutte le tue amiche sono fidanzate tranne te; ma dall’altro lato non avere paura di non sapere cosa si vuole, di provare, di fare conoscenza anche se non sai che tipo di rapporto vorresti con quella persona, di lasciare perdere perché è quello che pensi sia meglio in quel momento, o di vivere un po’ alla giornata. La strada verso il sapere cosa si vorrebbe, che tipo di relazione si cerca non è sempre facile e a volte non ci pensiamo nemmeno finchè non ci si sbatte la testa contro. Il percorso con se stessi è quello più difficile, siamo tutti bravi a dare consigli agli altri, quanto frane a darli a noi stessi, ma lo “strano percorso” che prima o poi dovremo affrontare ci porterà a capire che in un qualche modo diverso abbiamo bisogno dell’altro, un qualcuno che ci completi.
GIOVANNA SENZ'ARCO