Che diavolo è The Booth e, se è una malattia, come faccio a non prenderla?

Creato il 18 marzo 2011 da Cannibal Kid
The Booth(mini serie, stagione unica)Titolo originale: The Booth at the endWeb serie trasmessa sul sito di FXRete italiana: FXCreata da: Christopher KubasikCast: Xander Berkeley, Kate Maberly, Sarah Clarke, Jack Conley, Jenni Blong, Matt Nolan, Timothy OmundsonGenere: misteroSe ti piace guarda anche: In Treatment, Lost, X-Files
Che cos’è The Booth? Come: “Che cos’è The Booth”?E io che ne so. Mica si può sempre dare una risposta razionale a tutto.Se comunque volete qualche vago indizio, vi posso dire che The Booth si presenta sotto la forma di mini-serie composta da una sola stagione di soli 7 episodi della durata di soli 20 minuti l’uno (anche se originariamente sul web è andata in onda con 64 episodi da 2 minuti circa l’uno). Insomma, un totale di 140 minuti per fare luce sui misteri che ci propone e su uno in particolare: chi diavolo è il protagonista? Dio? Satana? Un incrocio tra i due? O solo un impostore?

L’intera serie si svolge tutta in un’unica ambientazione, una tipica tavola calda americana. Dentro troviamo un enigmatico signore che si incontra con un sacco di vari personaggi. Perché? Ognuno di loro va da lui chiedendogli un favore, anzi una sorta di miracolo o di desiderio più che un semplice favore, e lui in cambio pretende qualcos’altro. Facciamo un esempio: James è il padre di una bambina malata di leucemia che per salvare la figlia deve uccidere un’altra bimba a sua scelta. Oppure c’è la ragazza superficiale che vorrebbe essere più bella e in cambio l’uomo le chiede di compiere una rapina in banca. Ma ci sono un sacco di altri personaggi, tra cui anche una suora che vuole ritrovare la fede e per questo lui le chiede di restare incinta. Una sorta di quid pro quo molto particolare e malato dunque, che fa instaurare un rapporto di tipo quasi religioso tra i “bisognosi” e il Dio della tavola calda. Come avrà il potere di realizzare i desideri delle persone? E perché chiede loro delle cose in cambio? È per caso una sorta di patto col Diavolo?

La serie è molto originale e particolare, ma non totalmente: qualcosa di simile lo abbiamo visto ad esempio anche in In Treatment, la serie in cui lo strizzacervelli Gabriel Byrne riceve nel suo studio-casa i pazienti e noi seguiamo le loro vite unicamente attraverso le parole che gli raccontano in quella sede. Stessa cosa avviene qui, dove però entra in gioco anche una componente di mistero quasi alla Lost davvero intrigante. E proprio come in Lost, tutti i personaggi della tavola calda sembrano in qualche particolare modo collegati tra di loro.Per chi ha poca pazienza con i telefilm di lunga durata, questa mini-serie promette di dare tutte le risposte entro questi brevi episodi. Lo farà veramente?Non lo so, non sono ancora arrivato alla fine. E poi perché la gente ha sempre bisogno di una risposta razionale a tutto?(voto 7,5)

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