Che dungeon master sei?

Creato il 23 dicembre 2010 da Willoworld

E dopo il test “Che giocatore di ruolo sei?”, pubblicato un paio di anni fa su queste pagine, ecco a voi il test “Che Dungeon Master sei?”. Ovviamente da un test a maggioranza di risposte non ci si può aspettare risultati precisi, ma rimane comunque uno strumento carino per sondare il nostro modo di giocare. Ringrazio Demiurgus per l’aiuto.

1. Come supervisioni il processo di creazione dei personaggi?

a. Ogni giocatore deve materializzare nel suo immaginario l’eroe che è in lui e metterlo su carta. Il suo destino è scritto già da qualche parte.
b. La scelta di un metodo di creazione di un personaggio spetta sempre al giocatore.
c. Faccio seguire le regole del manuale in modo da creare un gruppo equilibrato e compatto.
d. Poco importa il modo in cui i giocatori creano i loro personaggi. Alla fine sono io che decido se possono andare oppure no.

2. Che tipo di avventure preferisci arbitrare?

a. Le avventure che gioco le scrivo tutte io. Non mi piacciono quelle già pronte.
b. Non scrivo mai le avventure. Preferisco improvvisare.
c. Uso le avventure già pronte, preferibilmente quelle ufficiali.
d. Se arbitro le avventure degli altri, le condisco sempre con qualcosa di mio.

3. Come esegui i tiri di dado?
a. Rigorosamente dietro lo screen.
b. Dipende dalla situazione.
c. Dipende dalle regole.
d. Tutti i combattimenti li eseguo davanti ai giocatori.

4. Come ti comporti quando il gruppo si arena?

a. A volte gli eroi possono smarrire la via, ma il fato li riconduce sempre sulla giusta strada.
b. Da una situazione di stallo può sempre nascere qualcosa di divertente.
c. Passare un intero pomeriggio a risolvere l’enigma di una stanza può regalarti delle grandi soddisfazioni.
d. Se i giocatori non sono abbastanza abili è giusto che i loro personaggi ne paghino le conseguenze.

5. Quanto durano di media le tue sessioni di gioco?

a. Fino all’ultima caffettiera!
b. Fino a quando i giocatori non decidono di interrompere.
c. Cerco di fermarmi in un buon punto da cui riprendere a giocare.
d. Se sono ancora tutti vivi, fino a quando, di comune accordo, non si decide di interrompere.

6. Quanti giocatori preferisci avere nel tuo gruppo?

a. Non più di sei, altrimenti rischio di trascurare qualcuno.
b. È indifferente.
c. Quattro o cinque.
d. Se sono troppi, ne faccio fuori subito qualcuno.

7. Quale drink accompagna il tuo arbitrare?

a. Bevo ispirandomi al gioco; birra o sidro per il fantasy, vino o cognac per gli anni ’20 del Richiamo di Cthulhu, bibite strane e gazzosissime per la fantascienza e il cyberpunk.
b. Quello che c’è.
c. Il mio drink preferito.
d. Niente alcol. Devo rimanere lucido per fare più male.

8. Proponi mai delle regole alternative ai manuali di base?

a. Solo quando servono ad incrementare la tensione del gioco.
b. Sempre.
c. Mai. Se si toccano le regole si sbilancia il gioco.
d. Se il combattimento non è abbastanza realistico, allora cerco di introdurre delle varianti.

9. Con che frequenza muoiono i personaggi del tuo gruppo?

a. Gli eroi, quelli veri, o non muoiono mai… o muoiono da eroi.
b. Raramente.
c. È il dado che decide.
d. È dura là fuori!

10. Quanto tempo passi a leggere i manuali di gioco?

a. Quanto basta per far si che la storia sia epica!
b. I manuali sono fatti per chi non ha fantasia.
c. Almeno un ora al giorno…
d. I profili dei mostri? Li conosco tutti!

11. Hai mai barato in favore della storia?

a. Si, ma non in favore dell’avventura.
b. Si, se l’avventura ha dei vantaggi, il barare è provvidenza!
c. No, mai, per nessuna ragione al mondo.
d. No, ma ho barato con chi rompe le scatole!

12. Hai mai resuscitato un personaggio morto per continuare a giocare?

a. Se il personaggio è un elemento principale, ogni mezzo è lecito.
b. Magari il chierico del 18° in un villaggio sperduto era troppo…
c. Una volta che lo hai fatto per uno, nessuno muore più.
d. I miei giocatori hanno pronte almeno 5 schede per sessione.

13. Chi vince in una partita di gioco di ruolo?

a. “Vincere?” Non siamo al gioco dell’oca!
b. Chi si diverte…
c. Chi riesce a giocare in gruppo!
d. Chi sopravvive…

14. Giochi mai dei PNG che sono tuoi PG ultrapotenti?

a. Ovvio.
b. Qualche volta ho esagerato un po’…
c. No, al massimo PNG pregenerati .
d. Si, e se mi rompono li carbonizzo con la vecchia palla da 20d.

15. Come reagisci se un giocatore si ribella a una tua decisione?

a. Valuto attentamente le sue ragioni cercando sempre di non rompere l’armonia di gioco.
b. Lo prendo da parte, lo riassicuro, e poi gli faccio trovare un contentino.
c. Regole alla mano gli dimostro che ha torto.
d. Come reagisco? Male reagisco…

16. Cosa ne pensi dei tornei ufficiali?

a. Non li amo particolarmente. È impossibile tirar fuori un po’ di emozioni in una partita di appena due o tre ore.
b. Preferisco partecipare in veste di giocatore che in quello di Master.
c. Alcuni sono fatti davvero bene.
d. Ho partecipato un paio di volte ma i gruppi che ho arbitrato non sono andati molto lontano.

17. Quando hai capito che il ruolo di Master ti si addiceva meglio di quello di giocatore?

a. La mia è stata una rivelazione, niente di meno.
b. Per caso.
c. Quando ho notato gli errori madornali che facevano gli altri Master.
d. Nel momento in cui ho letto sul manuale di gioco che il Master può fare quello che vuole.

18. Quanto durano di media le tue campagne di gioco?

a. Le mie avventure non hanno mai una fine…
b. Fino a quando i giocatori non vogliono interrompere.
c. Seguo le indicazioni dei moduli d’avventura.
d. Fino a quando i giocatori si stancano di venire ammazzati.

19. Cosa pensi delle avventure in solitario?

a. A volte possono davvero emozionarti!
b. Interessanti, ma preferisco quelle di gruppo.
c. Sono un forzatura drastica del regolamento.
d. C’è più gusto a far fuori un gruppo di personaggi che un solo avventuriero.

20. Qual’è lo scopo principale di un buon Master?

a. Riuscire ad emozionare i giocatori
b. Fare divertire il gruppo.
c. Arbitrare un buon gioco.
d. Divertirsi, magari facendo divertire anche il gruppo.

PROFILI

A prevalenza di risposte “A” – L’Epico
Sei un forgiatore di leggende. A te non interessano più di tanto le regole, i manuali, le strategie. Quello che a te preme è l’emozione, e nelle tue avventure di emozioni ce non sono a secchiate. A volte i tuoi “quest” possono risultare prevedibili, ma nessun giocatore si lamenta se il suo personaggio viene più volte resuscitato. Sai che un PG è molto più di un foglio di carta con dei numeri. Il PG è la proiezione di un tuo amico dentro il mondo che tu hai allestito per lui. Ti senti responsabile per tutto ciò che gli accade, e per questo motivo lo proteggerai e lo omaggerai di grandi doni. Le tue avventure possono tranquillamente trovare posto nei libri, e il lieto fine è assolutamente d’obbligo.

A prevalenza di risposte “B” – L’Improvvisatore
Ti lasci guidare dalla tua fantasia, e dal talento nell’inventare sempre qualcosa di nuovo, una storia, un personaggio, una situazione. Sei come un maestro jazz che, lanciandosi in dilatati assoli, intrattiene piacevolmente il suo pubblico. Se il gruppo ha voglia di giocare, tu non hai problemi; ti siedi al tavolo, tiri fuori manuali (se ce li hai, ma va bene anche senza) e incominci a raccontare. Se proprio non ti viene nessuna idea, puoi sempre far divertire i giocatori con qualche buon combattimento. Di sicuro poi qualcosa accadrà…

A prevalenza di risposte “C” – Il Rigoroso
Ti attieni alle regole, punto. Conosci alla perfezione ogni cavillo di ogni singolo manuale. Sei convinto che il gioco di ruolo sia, principalmente, un gioco, e in quanto tale è necessario che i giocatori si attengano alle regole. Secondo te un buon role-player deve soprattutto conoscere le strategie di gioco, leggersi bene il manuale a lui dedicato e sapere intervenire nel momento giusto con la soluzione giusta. Sei il Master ideale per i tornei di D&D.

A prevalenza di risposte “D” – Il Sadico
Anche tu sei un giocatore e hai diritto di divertirti. Forse la tua crudeltà nei confronti degli altri giocatori deriva dalla convinzione che il confronto diretto con il Master li possa far divertire. Ma in parole spicce, quello che a te piace è vedere dipinti, sui volti dei tuoi compagni di gioco, la rassegnazione e il disappunto di aver perduto un personaggio a loro caro. Sei sadico, è più forte di te. Forse dovresti provare a curarti.

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FONTE: Storie di Ruolo


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