Greater Noida, 4 agosto 2015
Che fine ha fatto il Buddh International Circuit dopo la sospensione delle gare di F1 due anni or sono? Niente paura, un po' invecchiato, ma c'è ancora. Niente buche come nella maggior parte delle strade di Delhi. Anzi l'asfalto è perfino meglio, perché è più liscio.Io pensavo che sarebbero cresciute le erbacce sul circuito da 300 milioni di dollari costruito dal gruppo edilizio Jaypee nelle campagne di New Delhi tra l'opposizione dei contadini e lo scetticismo di chi si chiedeva questo Paese - dove il 47% della popolazione fa i bisogni all'aperto - ha davvero bisogno di una pista automobilistica.
Il circuito di 5,13 km, disegnato dal tedesco Hermann Tilke e definito uno dei più veloci, è stato inaugurato nel 2011 e battezzato 'Buddh' dal nome della località in cui sorge, se ho ben capito, Non so quale sia la connessione con il buddismo, ma con un nome così una gara di F1 non poteva andare molto lontana... La causa dell'eliminazione dal calendario F1 è una questione economica legata a una disputa tra lo stato dell'Uttar Pradesh (dove sorge il complesso) e il governo centrale sulle tasse da applicare. Bernie Ecclestone ha promesso che il GP dell'India tornerà nel 2016 e gli organizzatori ovviamente ci sperano. Nel frattempo...il circuito viene usato per presentazione di nuovi modelli di auto come la Abarth 595 Competizione di FCA a cui sono stata invitata oggi. Sembra, ma non si sa se è uno scherzo, che venga affittato anche per matrimoni..
Era dall'ottobre 2013 che non ci venivo più e come immaginabile ero curiosa di vedere in che stato era la pista. Per i giornalisti sono state messe a disposizione delle auto da provare, Quindi ho avuto il privilegio penso davvero unico, di girare sulla pista dove Sebastian Vettel ha vinto per ben tre volte. E' una sorta di contrappasso: più detesto le auto, e più mi ritrovo mio malgrado in queste occasioni in cui chissà quanti farebbero carte false per esserci. Da tempo sono passata alla moto ed erano anni che non guidavo più una quattro ruote e...pensate un po' mi sono ritrovata a guidarne una nientepopodimeno che sul più veloce circuito del mondo! Non mi vergogno a dire che non ho mai superato i cento all'ora anche perchè ero impegnata a guardarmi intorno e a smanettare con il cambio attaccato al volante (e senza frizione). Sul rettilineo mi sono entusiasmata, ma sulla parabolica ho avuto qualche difficoltà. Il zig zag l'ho fatto alla grande. Ma sono stata doppiata da un collega che scrive per una famosa rivista specializzata. Forse avrei dovuto provarlo prima con un video games...