Biennale Arte Contemporanea Brescia 2013-
Magazine Fotografia
Da quando la fotografia ha invaso il web, soprattutto attraverso i social dedicati o nati per tutt'altro e poi trasformati in piattaforme quasi esclusivamente fotografiche, mi sembra di assistere ad una omologazione della fotografia. Ci sono immagini molto simili, per non dire uguali, che sembrano il frutto di una moda più che di una ricerca fotografica personale. Non discuto il loro impatto estetico, è il significato che mi lascia perplessa...sarà un mio limite, ma mi sfugge qualcosa! Sono convinta che la tecnica debba essere messa al servizio dell'emozione e non fine a se stessa. Nell'omologazione trovo tanta tecnica e poca emozione, tanta tecnica e poca personalità, tanta tecnica e poco sentimento. La causa forse va ricercata, anche, nella moltitudine di social che nascono quotidianamente e che premiano un certo genere di fotografia, creando così una sorta di sentiero al quale molti ambiscono per vedere la loro foto selezionata e acclamata. Si parla sempre meno di fotografia e si punta sempre più all'impatto scenico del momento...poi tutto finisce lì. Si assiste ad un fenomeno in cui sei tanto più bravo in base al numero di selezioni che hai ottenuto nei vari gruppi o pagine dedicate alla fotografia, dimenticando che i traguardi veri si concretizzano nella vita reale. A cosa serve essere noti in un social se poi le tue fotografie non escono dalla rete? Mi piacerebbe tanto capire...