…Rimasto solo, Rodolfo sente bussare alla porta. Una voce femminile chiede di poter entrare. È Mimì, giovine vicina di casa: le si è spento il lume e cerca una candela per poterlo riaccendere. Una volta riacceso il lume, la ragazza si sente male: è il primo sintomo della tisi. Quindi fa per andarsene, quando si accorge di aver perso la chiave della stanza: inginocchiati sul pavimento, al buio (entrambi i lumi si sono spenti), i due iniziano a cercarla. Rodolfo la trova per primo e la nasconde in una tasca. Quando la sua mano incontra quella di Mimì (”Che gelida manina”), il poeta chiede alla fanciulla di parlargli di lei. Mimì gli confida d’essere una giovane ricamatrice e di vivere sola, facendo fiori finti.
Gli amici dalla strada vengono a reclamare Rodolfo. Mimì accetta di accompagnarlo e i due lasciano insieme la soffitta alla volta del caffè Momus.
Da “la Boheme”, opera lirica di Giacomo Puccini
Il 31 gennaio, nel prestigioso teatro dell’Opera di Vienna il tenore sardo Francesco Demuro debutterà nel ruolo di Rodolfo nella storica edizione di Franco Zeffirelli ma al suo fianco ci sarà un’altro giovane cantante sardo: il baritono Marco Caria.
Gli altri interpreti saranno Elisabeta Marin (Soprano); Inva Mula (Soprano).
Ascoltate Francesco in questo video
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