Gli attori in questa scena si accalcano sul palco, protagonisti e comparse, per sfruttare l’occasione di mostrarsi al pubblico e di poter recitare a briglie sciolte qualche battuta ad effetto. Ciascuno si mette in mostra pescando dal suo repertorio. Aspettiamoci di tutto. Ecco i primi pervenuti:
Mastella (redivivo): “De Magistris? E’ l’unico che usa il Lodo Alfano…” Questo losco individuo da che parte stara’ alle prossime elezioni?
Saviano: “Milano è la capitale degli affari ‘ndranghetisti. Non è roba da terroni. Al Nord le cosche parlano con la Lega, vogliono incontrare un consigliere leghista. Del resto, Gianfranco Miglio voleva costituzionalizzare le mafia.” Detta cosi’ sembra proprio brutta... ma leggiamo le parole che scrisse Gianfranco Miglio: “Io sono per il mantenimento anche della mafia e della ’ndrangheta. Che cos’è la mafia? Potere personale, spinto fino al delitto. Io non voglio ridurre il Meridione al modello europeo, sarebbe un’assurdità. C’è anche un clientelismo buono che determina crescita economica. Insomma, bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate.” Si puo’ essere o meno d’accordo, ma la citazione di Saviano mi pare fuori luogo.
Siamo soltanto all’inizio. I panorami possibili che verranno dipinti nei prossimi giorni saranno tanti, stridenti l’uno con l’altro. In ogni partito ci sara’ qualcuno che dira’ “con quelli si’” e qualcun altro “con quelli mai”. In tal modo, in un prossimo futuro, ci sara’ stato almeno uno che lo aveva detto.
Prepariamoci ai dialoghi costruttivi con tutte le formazioni, a quelli che tengono in considerazione le esigenze espresse dai movimenti, a quelli che cambiano idea tanto in fretta che quasi non te ne accorgi, a quelli che si mettono all’asta ma con un’espressione integerrima che non si direbbe che invece sono dei farabutti, ai leader che dicono che i leader non ci sono, agli amici influenti che comunque ci vogliono, ai danarosi intellettuali di sinistra che sbavano per la destra.
Prepariamoci alla destra e sinistra che non esistono piu’ ma nel frattempo facciamo un bell’elenco di quello che devo dire io e di quello che devi dire tu altrimenti si fa confusione.
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