Che gli animali vengano a me

Da Francesca_82
Siamo tornati ieri sera tardi da un week end campeggiando selvaggiamente nei pressi di un bellissimio fiume, dove in passato siamo andati a fare bouldering, ossia discendere il fiume attraverso salti, cascate e piscine naturali.... Ma siccome eravamo stavolta 4 adulti e 2 bebè, ci siamo semplicemente arenati sulla prima spiaggetta disponibile e non ci siamo mossi per ore, guardando la gente che scendeva tutta bagnata e riposava ogni tanto sulle spiaggette.
Panorami bellissimi.


Abbiamo messo le tende a tarda sera nel parco della zona pic-nic, vietato ma tanto noi...non ci scomponiamo, ed eravamo preparati come se non dovessimo tornare più a casa. Già in giornata avevamo visto aggirarsi da quelle parti alcuni animali *grandi* che erano il sogno della bimba dei nostri amici, ma non avrei mai pensato che mi sarei ritrovata a dormire in un Bioparco
Ci sono quindi un mulo, un cavallo e una capretta.....
Andando in auto dalla zona del fiume al parco (5 minuti, ma con le macchine stra-cariche) l'indicazione che ci dà il nostro amico è: "quando arrivi alla capra gira a sinistra" perché l'animale si era piazzato proprio in mezzo all'incrocio, ma molto più facile così capire quale era il cammino giusto in una selva di pini e ginepri...
Il cavallo in particolare era in condizioni pietose, vecchissimooooooo, ma furbo eh, ha provato almeno due volte a rubarci la colazione.... ma la vera gag è stata questa: oramai notte fonda, stiamo cenando a lume di camping-gas, con Marc già addormentato nella tenda a pochi metri da noi, silenzio assoluto, luce tanto fioca che quasi non vedo quello che ho nel piatto....sentiamo un fruscio e qualcosa che si muove, prendiamo la torcia e vediamo lei...anzi LUI con una barra di pane tra i denti che cerca di scappare dopo aver tirato giù dalla panchina pure la borsa con la colazione del mattino.... in questa foto potete vedere come ci riprova anche il giorno dopo (in assenza di foto notturne). E il nostro amico che ha dovuto fare un tira e molla con il caprone che non volleva mollare la presa!  Tra l'altro l'arrivo del caprone era stato anticipato pure da una zaffata del caratteristico odore di formaggio caprino, tanto intenso che il mattino dopo avevo le narici saturate che quasi credo che mi abbia alitato vicino dall'altro lato della tenda....

La cosa bella è che continuava a pattugliare il tavolo e nell'oscurità totale un secondo stava a destra, poi a sinistra, poi spariva e tornava, la toccavi per sbaglio e ti rendevi conto che era là ai tuoi piedi...brividooooohhhhhhhh
E non è stato facile liberarsi di lei, anzi perché il mattino dopo chi si avvicina? Che con fare indifferente quasi ficca il muso dentro le auto alla ricerca di frutta e verdura....

Dopo un'altra giornata sulla solita spiaggetta, decidiamo di fermarci al bar prima di ripartire: sentiamo un odore conosciuto...la figlia degli amici che è sparita...vediamo due sagome nella penombra, erano loro: la bimba a suon di briciole di pane aveva convinto il caprone a seguirla fino al tavolo. E solo con il caprone di fianco siamo riusciti a convincerla a mangiare la sua cena.
Fortuna che non mangio formaggi, perché mi sembra di vivere in una formaggeria francese, nemmeno la doccia mi ha tolto l'odore di selvatico di dosso :D

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