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Ci siamo fatti contagiare anche noi studenti Erasmus, tant'è che avremo fatto una dozzina di barbecue in tutto l'anno, buona media rispetto ai record tedeschi (secondo gli indici ISTAT del 2011). Mi ricordo di una settimana in particolare, in cui il tempo era così bello che andavamo avanti solo a barbecue. Quasi come se fosse diventato una sorta di obbligo uscire da casa, attrezzarsi e grigliare all'aria aperta quando il tempo era bello. Nel frattempo andavamo anche in piscina, ma non vi preoccupate: tra noi vi era un tacito accordo secondo il quale la prova costume era stata spostata a febbraio, a carnevale.
I tedeschi sono sempre superattrezzati per una grigliata: hanno ogni tipo di barbecue: di ogni dimensione, fisso, montabile, smontabile, tascabile, con rotelle, con grill, cavallett e così via. Una tale vastità di assortimento, che se Tolkien fosse stato ancora vivo avrebbe chiamato il suo libro "I signori dei fornelli" riferendosi ai tedeschi.
Ma non è finita qui, perché alla fine di tutto c'è sempre una morale, una seria lezione da estrinsecare da tali episodi. Dopo 9 mesi ho appreso che la capacità di un popolo di attrezzarsi per una grigliata è l'indice della sua economia nazionale: quanto maggiore è la complessità dell'attrezzatura pro barbecue di un cittadino qualunque, tanto migliore sarà l'economia del paese di cui tale cittadino fa parte. Orsù, italiani, smettete di fare il bagno e andate a grigliare in spiaggia, che qui c'è un'economia da risanare!
LuciusDay "Non chiedetevi cosa può grigliare il barbecue per voi. Chiedetevi cosa potete grigliare voi per il barbecue!" (J. F. Kennedy riferendosi al barbecue)
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