Tra la fine di un anno e i primi mesi di un altro, Moraldo si trova sempre impegnato in una strana conta.
L'elenco delle cose fatte, quelle che si dicono importanti. Il risultato è sempre in passivo. Al netto delle ore spese per dormire, cosa può salvare? Di cosa è fatta la sua esistenza?
Più cerca di mettere in fila i libri letti, le cose capite, più la sua mente si affolla d'altro.
Vede se stesso sbucciare arance, passeggiare senza meta nella nebbia. Fare dei cerchi con la matita intorno a parole di cui non cogli più il senso.
Che la vita sia poi soprattutto questo?
(Paolo Di Paolo, Mandami tanta vita, Feltrinelli)