"Sigh! Dannata Fiammetta Cicogna, voglio essere io la più odiata del reame!"
On the Road è come un Into the Wild, ma senza il wild. Certo, a meno che non vogliate considerare “wild” 10 secondi di micro tettine di Kristen Stewart esibite, una mezza orgia accennata ma non consumata e un paio di altre scene di sesso che di wild hanno ben poco. O a meno che il vostro concetto di wild non coincida con Wild"Le mie tettine sono state censurate? No, è che sono proprio inesistenti ahah!"
Ma perché quando c’è un film con Kristen Stewart o con Robert Pattinson finisco a parlare più di loro che del film? Sarà perché sono più interessanti come personaggi del gossip che non come attori? Può essere. In ogni caso, la Stewart in questo On the Road non è che compaia nemmeno più di tanto. La sua parte è quella di Marylou, una ragazza che potremmo definire libertina, oppure scostumata, oppure zoccola. Anche in questo caso, lascio a voi il piacere della scelta. Io sono imparziale. Non mi schiero, che se no poi mi arrivano insulti & minacce da parte delle twi-hard fans. Nei pochi minuti in cui appare, Kristen è nuda (ma non è che sia ‘sto spettacolo così arrapante), oppure tromba, oppure tenta di organizzare delle orge tra i due amici protagonisti, oppure fa delle seghe, oppure fa delle bocche. Insomma, si dà un gran da fare e la dà che è un piacere. Un ruolo in cui sembra particolarmente in parte, molto più ad esempio che nei panni a lei poco consoni della virginale Bella Swan di Twilight, e considerati i ménage à trois che maneggia anche nella sua vita privata, possiamo capire bene il perché."Caro Robert Pattinson, la tua cara Kristen non s'è data da fare
solo sul set di Biancaneve e il cacciatore..."
"Lo so di essere più bella di Bella, bella lì!"
Anziché farci viaggiare, viaggiare come il cinema migliore e più intrippato sa fare, il film si limita a mostrarci una serie di scene a mo’ di elenco. Sam Riley (Ian Curtis dei Joy Division in Control) e Garrett Hedlund (il protagonista di Tron: Legacy che qui si Tron: Ba la Stewart) sono discretamente in parte, eppure nessuno dei due convince fino in fondo. In particolare Garrett Hedlund aveva per le mani un personaggio idolesco come pochi, quello di Dean Moriarty, e non è riuscito a renderlo idolesco al 100%. Tutti gli altri personaggi sfilano sullo sfondo del rapporto mooolto bromantico tra i due protagonisti, Kristen Stewart compresa. OKAY, OKAY: è l’ultima volta che la menziono. Tra una comparsata della “mad woman” Elisabeth Moss, dell’amichetto di Pattinson Tom Sturridge, di Aragorn Viggo Mortensen e della iena boardwalk Steve Buscemi, il personaggio più interessante e vivo è quello interpretato da Kirsten Dunst, comunque anch’esso ben poco sviluppato."Cannibal scrittore? Ma chi si crede di essere, il nuovo Kerouac?"
A essere resa solo in parte è come detto soprattutto la dimensione del viaggio. On the Road è un film pulitino, poco wild, poco trippy. Una pellicola che vorrebbe essere cult quanto il romanzo da cui è tratta, ma manca clamorosamente il bersaglio. Le premesse del già poco convincente trailer sono dunque mantenute e direi che non è una cosa positiva. Soprattutto considerando che il tutto viene dilatato per 2ore e 20minuti che all’inizio partono pure in maniera piuttosto decente, ma ben presto diventano alquanto estenuanti e passano non come un’emozionante avventura on the road, bensì come un lungo viaggio di quelli che non vedi l’ora di essere di nuovo a casa. Magari per vederti un bel film. Di quelli senza Kristen Stewart. (voto 5,5/10)