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Che non sia solo un giorno

Creato il 27 gennaio 2012 da Drittorovescio
CHE NON SIA SOLO UN GIORNO
Oggi, 27 gennaio, ricorre il "giorno della memoria". Si ricorda cioè l'olocausto degli ebrei avvenuto per volontà nazista. Non solo gli ebrei furono colpiti, ma ogni categoria ritenuta, da menti bacate e contorte, "diversa" e quindi omosessuali, zingari e via dicendo.
Per  concetto di pulizia etnica, vennero istituiti i campi di concentramento, all'interno dei quali i deportati venivano uccisi, dopo essere stati sfruttati e maltrattati fino all'ultimo che mente umana possa immaginare.
Il 27 gennaio 1945 fu abbattuto il cancello d'entrata del lager  più famoso, Auschwitz, ma il mondo già da tempo sapeva (o supponeva fortemente, nella migliore delle ipotesi) ciò che lì dentro avveniva, dalle torture fisiche, agli esperimenti alla finale gassificazione.
Ho letto e visto di tutto al proposito e ne sono inorridita. Oggi non riesco più a guardare un documentario sull'argomento senza avere dei conati di vomito né a leggere un qualsiasi reportage.
A pensarci mi scorrono davanti agli occhi immagini di film noti da "La vita è bella" a "Schiendler's list" e di documentari con immagini incredibili di paralumi fatti con pelle umana, di mucchi di denti d'oro.
Inoltre non dimentico gli esperimenti fatti sulle donne incinte, gli studi sui gemelli fatti da Mengele, ma quello che ha segnato veramente la mia coscienza è stato un libro letto quando ero molto giovane: "La casa delle bambole" di Yehiel Finer. Vi si narra la vita al "campo della gioia" di Daniella, quattordicenne ebrea, deportata ed usata come donna di piacere per gli ufficiali tedeschi delle SS in vacanza premio.
Per questo il mio pensiero va in particolare alle donne che hanno subito questo olocausto con sofferenze atroci e trattamenti disumani. Qualcuna è sopravvissuta, per fortuna, ed ha raccontato al mondo la propria drammatica esperienza.   Di Anna Frank, rimane il famoso diario.  Di ognuna di loro dovrebbe rimanere il ricordo, da raccontare ai nostri figli perchè possano evitare di ripetere gli stessi errori, perchè finalmente si possa dire di imparare qualcosa dalla storia.
Perchè ricordino, loro come noi quanto sa essere belva l'uomo quando si considera superiore ai suoi simili.
Mi piacerebbe che non fosse solo un giorno nel corso dell'anno in cui ricordare tutto questo, ma che ogni giorno si facesse una riflessione sull'umana crudeltà.
Perchè ogni giorno si consuma, da qualche parte nel mondo un nuovo olocausto.

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