Che Paese è un Paese nel quale un condannato per estorsione dice: non sono un delinquente. Troppo stupido per essere un criminale, è semplicemente un figlio del berlusconismo. Tutti innocentisti e garantisti.

Creato il 26 gennaio 2013 da Slasch16

A Servizio Pubblico un’ex favorita eletta in Parlamento ed una sua collega, entrambe laureate, si sono lanciate contro la magistratura rossa, ad orologeria, che sin dai tempi di mani pulite ha colpito e condannato solo da una parte e trascurando l’altra nel tentativo di screditare la sana politica della destra che si è salvata solo grazie alla tenacia della Santanchè, Carfagna e Comi che come una sola gallina si sono immolate in nome della verità.
Se non fosse per il fatto che la verità delle pasionarie in questione è una palla colossale come quelle che racconta da una vita il loro caudillo.
Durante la stagione di mani pulite la Santanchè era già grandina e non è giustificabile, dovrebbe ricordare che  la destra piduista fece una campagna spudorata in favore di mani pulite, Mediaset monopolizzava i suoi Tg con i servizi dal Tribunale di Milano ed a stagione appena conclusa ha cercato di ingaggiarne i protagonisti offrendo loro un incarico ministeriale.
La svolta è venuta dopo quando le indagini in corso contro il piduista hanno cominciato a prendere corpo e sostanza.
Fu allora che Berlusconi mise in campo la tattica della P2 screditare la Magistratura e fare in modo che la politica fosse tutta infangata, tutti sembrassero uguali e corrotti. E’ li che venne inventata la magistratura rossa e le sentenze ad orologeria.
Intanto basterebbe che le pasionarie del garantismo piduista si leggessero le carte e scoprirebbero che i comunisti coinvolti in mani pulite hanno pagato il loro debito con la Giustizia, Greganti in testa, e non è colpa dei comunisti se il rapporto della corruzione era di 1 a 10 se non di 1 a 50.
Ad ogni modo mentre i comunisti coinvolti in mani pulite sono scomparsi quelli degli altri partiti, alcuni di essi, sono stati candidati in Forza Italia insieme ai finanzieri che si sono venduti a Berlusconi come Massimo Maria Berruti, prima ingaggiato come manager in Fininvest e poi fatto eleggere parlamentare.
Certamente la Comi era troppo piccola, ai tempi di mani pulite giocava ancora con le bambole.
Dato che è stata molto brava con gli studi, ha preso due lauree, poteva anche trovare il tempo di studiarsi le carte senza limitarsi a credere alle fandonie del suo presidente.
Diverso il caso della Carfagna, nel 1992 aveva già 17 anni l’età della Noemi, anche se lei era ancora impegnata nello studio e nel nuoto e solo dopo pochi anni divenne miss e la favorita del sultano.
Un merito non da poco diventare la favorita  in età così avanzata, conoscendo le abitudini del sultano, al punto di ricevere diversi riconoscimenti per le sue capacità
in intercettazioni più volte smentite ma della cui esistenza era convinta la Boniver.
Non so se sia tutto vero anche se la storia avuta con Bocchino potrebbe essere una conferma indiretta.
Il berlusconismo ha creato e coltivato questi mostri, da una parte i garantisti a senso unico ed a oltranza e dall’altra dei delinquenti che si ritengono innocenti nel mare magnun di fango e merda etico-morale in cui è stata ridotta l’Italia.
Tanta è l’abitudine delle pasionarie del piduista nell’infangare l’avversario politico, sembra che abbiano studiato tutte al Giornale, che la Comi ci ha provato pure con Ingroia ricevendo la smentita in diretta da Santoro dopo che aveva fatto verificare ai suoi collaboratori.
La Comi ha accolto la smentita in diretta con il suo splendido sorriso, non ha fatto una piega.
Diciamo che come stile ha preso tutto da Gelli o da Goebbells, le carte di mani pulite non le ha lette ma gli aforismi di Goebbells sicuramente.
Almeno questi due:

Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.
La propaganda è un’arte, non importa se questa racconti la verità.

Ovvio che un humus culturale, etico e morale del genere non possa che generare le Comi, Carfagna, i Corona e le migliaia di follower che li seguono.
Da uno come Corona, asagerato e cafone, si può essere immuni per la gente normale.
Più difficile essere immuni ad una come Lara Comi che si mimetizza bene.
Da tempo sono convinto che tutto è cominciato nel 1983 con Drive In, ne ho scritto anche un post che è andato perso con Splinder.
Programma cult che guardavano anche gli intellettuali come Umberto Eco e persone comuni come il sottoscritto, perchè allora tette e mutande in televisione erano rivoluzionarie e nessuno si sarebbe immaginato che in pochi anni saremmo passati dalla pratica al voyeurismo del Grande Fratello, dalla democrazia alla mignottocrazia.
Corona fa parte del contesto, è uno che immerso in questo fango culturale rivendica, giustamente, di essere nella media e quindi innocente.
Quando uno lancia le mutande, spero non lavate, dal balcone e sotto ci sono centinaia di ragazze che urlano la loro ammirazione è facile che perda la testa e si ritenga un essere superiore e consideri l’estorsione non un reato ma un modo per far soldi più veloce possibile. Una furbata.
E’ come fare un gol al volo al Camp Nou ed al boato della folla ,98.787 posti, perdere la testa. Credersi Messi o il Messia.



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