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Che piaccia o no

Creato il 22 novembre 2012 da Patuasia

E’ vergognoso che al tavolo tecnico a cui invitare quella componente di cittadini risultata vittoriosa al referendum e quindi con la delega della maggioranza della popolazione, i politici abbiano preferito la vecchia e burocratica strada della Commissione consigliare. Ancora una volta la politica allontana da sé il cittadino. Ancora una volta la casta si arroga il diritto della scelta e ammutolisce la società civile. Ma tra non molto, in tempo di elezioni, li sentiremo i nostri Marguerettaz, Lavoyer, La Torre, Perron, Lattanzi… parlare di rinnovamento della politica. Gli zombie si presenteranno con un look rifatto, un lifting tiratissimo che però non riuscirà a cambiare loro i lineamenti e meno che mai l’odore di muffa che si portano addosso. Andrà di moda la lista civica, potete scommetterci. Si andrà a caccia di giovani commercianti, donne, liberi professionisti, sportivi, intellettuali… prede necessarie alla cosidetta restitution della politica. Pur detestandolo copieranno Grillo, la sua volontà di rigenerazione del sistema politico. Useranno la parola cambiamento a sproposito. Ne faranno melassa. Abbandoneranno quella vecchia di Partito per abbracciare quella più nuova di Movimento. Vorranno rompere con il passato. Vorranno progettare il futuro. Disegneranno orizzonti e prospettive vergini che conferiranno lustro e prosperità alla Valle d’Aosta. In realtà quello che più temono è il nuovo che avanza. Anche solo l’idea di un possibile cambiamento di questa realtà che li ha visti prosperare negli incarichi e nei guadagni li deprime. Il comportamento adottato dopo il referendum è la prova del nove. Amano le loro abitudini. Il loro battibeccare in Consiglio. Il loro prestigio personale. I loro conti in banca. Non vogliono rischiare crisi di astinenza. Quello che diranno nelle prossime campagne elettorali non sarà ciò che ambiscono. Loro desiderano che tutto rimanga com’è e poterlo governare come prima. Più di prima. Cambierà l’involucro delle loro parole, ma il contenuto di ciò che venderanno sarà sempre lo stesso. Il nuovo oggi si chiama Movimento cinque stelle, che piaccia o no.


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