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Che sfiga essere figli di un ministro

Creato il 12 gennaio 2011 da Silvanascricci @silvanascricci

Che sfiga essere figli di un ministro

Certo che noi, poveri mortali, proprio non comprendiamo la fortuna che abbiamo avuto ad esser nati figli di nessuno; non subiamo sospetti nè equivoci per le cazzate che facciamo, non abbiamo l’ingombro del nome che fa giudizio, non abbiamo gli occhi di tutti puntati addosso se sbagliamo, non dobbiamo respingere nessuna accusa di favoritismo.

Pensa invece essere il figlio di un ministro quanti guai comporta; facciamo l’esempio che tu sia figlio di un ministro e faccia il pilota di aerei civili: se all’aereoporto JFK di New York vai contromano in rullaggio, decolli senza autorizzazione, dirotti il traffico aereo sono tutti lì a buttarti la croce addosso senza neppure l’ombra tenue della pietà; mentre se sei figlio di nessuno non c’è un cane che ti dica qualcosa e non finisci sui giornali (poi magari la Federla Avation administration ti fa un culo tanto, ma quelli son dettagli).

Se sei il figlio di un ministro e fai sempre il pilota di aerei e non ti mettono in cassa integrazione come molti altri tuoi colleghi, tutti saranno pronti a spararti addosso le accuse di protezione dall’alto e ti diranno che sei il solito raccomandato; se invece sei figlio di un povero cristo non dovrai schivare tutto questo fango perchè in cassa integrazione ci sarai andato di sicuro.

Se sei sempre il solito figlio del solito ministro e ti assumono a tempo indeterminato nonostante il blocco delle assunzioni perchè la lettera con cui ti interrompevano il contratto non è mai arrivata dovrai pararti da tutte le bordate di chiacchere maligne che ti disegneranno come privilegiato; mentre se sei il solito figlio del solito povero cristo non avrai da lagnarti di nulla perchè la lettera di recessione del contratto ti sarà arrivata puntuale (sarà l’unica lettera ad essere puntuale come un orologio svizzero, ma tant’è).

Se sei ancora e sempre il figlio del sempiterno ministro e diventi comandante dopo solo nove anni di servizio dovrai patire tutte le contumelie che ti pioveranno sul capo, le solite insinuazioni di riti propiziatori per te, di stregonerie messe in atto da tuo padre; se, per contro, se ancora e sempre il figlio di nessuno te ne potrai stare tranquillo ad aspettare i soliti vent’anni per passare di grado.

Oh, naturalmente tu sei bravissimo, peccato che lo sia anche l’altro.

Il consiglio che ti si potrebbe dare è quello di cambiare mestiere, ma sarebbe tutto inutile, direbbero di te le stesse cose ad ogni passo che fai; non rimane altra soluzione che non fare una minchia.

Che sfiga essere il figlio di Matteoli!



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