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Che si mangia? Ci pensa papà.

Da Wising
Che il cibo sia il mio cruccio per quanto riguarda Cigolino è risaputo.
Aggiungo anche che è principalmente con me che si rifiuta di mangiare: respira senz'altro la mia ansia e il mio nervosismo.
Sto migliorando eh, non insisto più, mi arrabbio meno, ma mi piacerebbe una volta nella vita vederlo mangiare di gusto. Qualcosa. Qualsiasi cosa. Il gelato, ecco il gelato, gli piace proprio tanto, ma non è che possa crescerlo a gelati. Credo, almeno.
Tant'è. Anche questo, quello del cibo, è problema molto comune. Si narra di bambini che per anni si sono nutriti solo di cose bianche; altri che sono cresciuti a pasta al burro, altri ancora a spicchi di grana e mela o solo cose liquide. La costernazione dei genitori è identica, la rassicurazione dei pediatri anche: non temete, mangiano quando hanno fame, si regolano da soli, finchè c'è crescita costante non è mai un problema. Tanto più che nei bambini piccoli, fino ai 4 anni, il capriccio intenzionale non esiste, quello che si piazza per pretendere una cosa piuttosto che un'altra.
Ogni genitori qualcosa si inventa, per rendere il cibo più appetibile e aggirare la diffidenza dei pupi.
C'è chi è riuscito a fare quasi dei capolavori.
Guardate qui
Il web designer Mark Northeast non riusciva a far mangiare frutta e verdura al suo Oscar e così si è dato un gran da fare, inventando sandwich bellissimi e perfetti per mimetizzare i cibi che non piacciono.
E' quasi un peccato mangiarli questi panini.
Un altro papà all'opera insomma e comincio ad avere buona certezza che i papà abbiano una marcia in più in termini di fantasia e ironia. Forse le mamme sono troppo calate nel ruolo o magari troppo stanche, vai a capire. Certo è che un papà che si impegna, che ha lo spazio per farlo, trova soluzioni originali.
Va da sè che mai avrei il tempo di preparare panini così, credo neppure le capacità. Ma l'idea è ottima e il successo del libro di Northeast la dice lunga su quanti genitori siano in croce per la questione cibo.

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