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Che strategia c’è dietro la progettazione di un logo?

Da Twagomagazine @lorenzomonfreg

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Il logo determina la prima impressione del tuo brand.

La progettazione e successiva creazione di un logo d’impatto è un’operazione complessa al contrario di quanto potrebbe essere percepito dai non addetti ai lavori. È necessario essere molto informati su alcuni trucchi del mestiere che garantiscono i migliori risultati.

Come saprai già, il logo può essere definito come la prima impressione di un brand. Come nella vita reale, il primo impatto tende ad avere effetti molto pesanti, anche dopo tanto tempo.

Chi progetta un logo ha nella maggior parte dei casi una solida formazione in comunicazione visiva. In altri casi si tratta invece di un autodidatta dalle competenze grafiche molto avanzate.

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Che tu sia un veterano del mestiere o un graphic designer alle prime armi, dovrai compiere dei passi indispensabili alla creazione di un logo di impatto:

1. Impara le regole d’oro per la realizzazione di un logo accattivante

Esistono delle regole chiave e sono di libero dominio. In linea di massima, un logo efficace dev’essere di facile memorizzazione e semplice. Pensa in questo caso al logo della Nike. La nota azienda ha semplicemente piazzato il marchio in bianco su sfondo nero e aggiunto il motto (Just do it). Efficace vero?

La Nike oltretutto è conscia del fatto che un logo per funzionare deve essere riconoscibile in bianco e nero. È fondamentale dunque evitare trame particolarmente complesse che richiedono più di 2-3 colori alla volta.

Lo stesso equivale per i font. Scegline 1 o 2 al massimo e attieniti a questi. Un logo deve inoltre essere duraturo nel tempo. Esso deve infatti stabilire uno standard nel settore. Un design che si rispetti invecchia bene e necessita solo di pochissime rivisitazioni.

Proseguendo nella nostra lista, è indispensabile che il progetto sia mirato al pubblico potenziale. Può sembrare scontato ma gli errori in questo senso si estendono a macchia d’olio. La tendenza che va per la maggiore è inoltre quella di rappresentare l’attività dell’azienda piuttosto che i prodotti venduti. Nessun marchio che si rispetti riporta infatti la mercanzia. Pensa a Louis Vuitton o alla Ferrari.

2. Studia l’operato di altre aziende di successo nel settore che ti interessa

Nella guida qui proposta ho elencato alcuni specifici brand, e non si tratta di un caso. Come uno sportivo, potrai infatti arricchire il tuo bagaglio conoscitivo attraverso la semplice osservazione. Prendi come riferimento i marchi delle più note aziende del settore e cerca dei punti in comune. Usali tranquillamente come base, senza però mai cadere nel plagio.

Migliaia di loghi vengono creati ogni giorno e per fortuna esiste una risorsa interessantissima per cercare ispirazione. Il sito Logooftheday.com riporta il seguente motto: Logo Design Inspiration. Sul sito sono infatti presenti i marchi più famosi, meticolosamente suddivisi per votazione media e premi ricevuti. Un’ottima fonte d’idee insomma.

Altrimenti puoi rifarti ad alcune operazioni un po’ più spartane ma ugualmente efficaci. Prova a digitare le keywords “loghi di maggior successo” o simili su Google Immagini. Troverai migliaia di risultati utili. E per finire, consulta il seguente articolo su altri dieci suggerimenti per la creazione di un logo che funziona. Troverai sicuramente qualche altro spunto interessante. Prenditi tutto il tempo del mondo per farti una cultura sulla concorrenza e poi prosegui con la guida.

3. Verifica che il logo e relativo nome siano privi di copyright

Come detto in precedenza, migliaia di loghi vendono realizzati ogni anno e sono di conseguenza accompagnati dai relativi diritti d’autore. Esistono delle risorse di libero accesso per controllare che il logo, motto e nome da te scelti siano liberi da ogni vincolo.

Recati sul sito uibm.gov.it  ed effettua una semplice ricerca inserendo il testo che hai in mente. Per verificare che la tua idea non sia simile invece a quella di qualche noto marchio internazionale, visita il sito wipo.int.

4. Ritagliati un bel po’ di tempo e munisciti di carta e penna (o forse è meglio dire matita?)

Ti consiglio caldamente di sviluppare le prime bozze su carta. Perché mi chiedi? Nonostante il PC fornisca dei software avanzatissimi per il design, niente batte i vecchi strumenti in alcuni aspetti. Su quaderno potrai infatti prenderti tutto il tempo che vuoi per fare schizzi e tantissime varianti dello stesso progetto.

Solo dopo aver sviluppato una buona idea di fondo sarà possibile infatti iniziare a riportare il tutto su supporto informatizzato. A questo proposito dai un’occhiata all’articolo sui cinque suggerimenti per il design di un logo. Troverai sicuramente dei suggerimenti che fanno al caso tuo.

5. Trasforma il tuo logo cartaceo in logo digitale

Se hai seguito a dovere questi consigli, dovresti avere una versione cartacea del logo. Potrai dunque semplicemente scannerizzare la bozza e lavorarci su per digitalizzarla. Se invece sei un ribelle e hai deciso di sviluppare il progetto direttamente su supporto informatizzato, dovrai realizzare un nuovo progetto e da lì comunque ricreare la tua idea.

Esiste una mole impressionante di software per la progettazione e design di loghi di alta qualità. I più usati ed efficaci sono:

  • lo stra-famoso Adobe Photoshop
  • Corel Draw
  • Gimp

Il primo della lista non è pensato esclusivamente per la realizzazione di loghi, quindi potrebbe risultare meno accessibile e l’acquisto della licenza non ha un costo economico. Esistono tuttavia centinaia di guide sull’argomento nel web. Corel Draw è l’alternativa più consigliabile ai neofiti dato che è di semplice utilizzo. Gimp è invece totalmente gratuito e disponibile anche su sistema operativo Linux.

6. Non esagerare con l’estrosità del Font scelto

I Font vanno utilizzati con molta parsimonia e cognizione di causa. Un logo con molti Font diversi genera confusione e ne determina pertanto l’insuccesso. Non scegliere Font particolarmente fuori dal coro dato che appesantiscono non di poco la lettura.

In linea di massima, se i caratteri non sono leggibili con facilità anche da chi ha problemi di vista di media entità, scarta il Font e vai avanti. Oltre ai Font già preinstallati nel proprio computer, esistono numerose altre alternative, scaricabili gratuitamente da siti come:

Assicurati solo che essi possano essere utilizzati anche in ambito commerciale. Dovresti aver capito a questo punto che i font più usati sono quelli più semplici. Helvetica, Frutiger e Myriad Pro sono alcuni esempi pratici.

7. Fai vedere il tuo capolavoro ad amici, colleghi e parenti

Mostra il logo a quante più persone possibile. Si tratta di uno dei passi più importanti all’interno della guida qui proposta. Molto probabilmente riceverei molti elogi ma anche diverse critiche. Sono proprio queste ultime ad essere particolarmente utili.

Pensa magari alla nonna che non riesce a leggere il motto o al collega di lavoro che fraintende l’immagine per un’altra entità. Entrambi i commenti sono degli ottimi Feedback che denotano un punto debole nella tua idea.

8. In quale categoria rientra il mio logo?

Nel punto 1 ho elencato le qualità fondamentali di un logo di successo. Bisogna però tenere a mente che un logo può essere pensato per numerosissime situazioni e utilità. Ne esistono fondamentalmente 3 tipi:

  1. Simbolo: Un logo formato per intero da un simbolo e privo di qualsivoglia parola, iniziale, eccetera.
  2. Lettering: Un logo con sola immagine, che rappresenta nella maggior parte dei casi l’operato dell’azienda di riferimento.
  3. Simbolo + Lettering: Il marchio Nike precedentemente citato ne è l’esempio. Qui abbiamo un’immagine e in aggiunta una parola, iniziale o cavallo di battaglia.

Ma a cosa serve in definitiva il logo?

Il logo ha come fine ultimo quello di collaborare alla creazione di un’identità unica. Un buon logo deve essere memorabile e convogliare nel cliente sensazioni positive e di affidabilità. Pensa a questo proposito al simbolo della Apple e a quali immagini ti balenano in mente immediatamente. Lo stesso equivale per esempio per il robottino che simboleggia il sistema operativo Android o ancora per la maestosa M di Mcdonalds.

La simbologia ha sempre avuto un ruolo fondamentale all’interno della civilizzazione dell’uomo. Pensiamo per immagini e associazioni mentali. Numerosissimi studi hanno infatti comprovato che il metodo più efficace per apprendere un concetto astratto è di associarlo ad un’entità tangibile (dai un’occhiata per esempio a questo articolo sul Visual Thinking).

Proprio qui subentra la funzione del logo. Un’azienda è quanto di più astratto ci sia al mondo dato che spesso non abbiamo nessun rapporto fisico con essa. Si pensi ad esempio al caso di rivenditori che operano solo online.

A questo punto, per non rimanere anonima tra migliaia di concorrenti, l’azienda ha bisogno di qualcosa che la contraddistingua dalla massa. La scelta di un logo vincente può avere delle conseguenze molto pesanti e attrarre o allontanare un gran numero di potenziali clienti. Questi ultimi assoceranno infatti l’immagine proposta ad un concetto mentale che si sono fatti dell’azienda.

Chi non si è mai sentito coccolato dalla semplice presenza di un marchio familiare come Starbucks o McDonalds una volta arrivato in un paese straniero?

Segui i consigli qui forniti, dà libertà al tuo estro creativo e fà la differenza con un logo unico e accattivante. Ti auguro un buon lavoro e tanto successo professionale.

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