Domenica sera nel finale di Che tempo che fa Luciana Littizzetto ha fatto il suo solito show in cui ha toccato diversi temi di attualità, dalla crisi libica alla politica nazionale per finire a parlare di coppette mestruali.
Le reazioni al monologo della Littizzetto che abbiamo letto in giro per la rete sono quasi unanimi: Luciana si vergogni! Come osa parlare così della Mooncup? Faccia una rettifica, inviti qualcuno che la coppetta la usa e che possa spiegare come funziona!
Io, che generalmente non apprezzo la comicità della Littizzetto che trovo un po’ trita e ritrita, mi sono divertita molto e provo a spiegare per quali ragioni, secondo me, il suo intervento è stato utile alla diffusione delle coppette mestruali e quanto nocive sono, invece, le reazioni.
Luciana Littizzetto è un personaggio televisivo molto seguito e apprezzato. Lo spettacolo all’interno del quale si esibisce, Che tempo che fa, è uno dei più visti in quel giorno e a quell’ora: per esempio, domenica in quell’orario erano quasi 4 milioni gli italiani sintonizzati su Rai 3, il 13% del totale (fonte: bilink.it). Numeri importanti.
Nel suo spiegare il funzionamento della coppetta la Littizzetto ha usato tutto il suo repertorio di false esagerazioni, finto pudore, nomignoli e gesti. Chi segue il programma sa che si ripeteva un copione recitato più volte, con tanto di spalla da parte del conduttore, Fabio Fazio: l’imbarazzo, la richiesta di cambiare argomento, il pudore. Tutto il campionario abituale.
L’unico giudizio espresso è quello sulla comodità e su questo punto vorrei che ci fermassimo tutte a riflettere un secondo con tutta l’onestà di cui siamo capaci: usare la coppetta non è comodo. Ne primi mesi è difficilissimo, si ha sempre l’impressione di aver sbagliato qualcosa, la si sente e si prova fastidio. Io dopo il primo ciclo volevo rinunciare. Poi ho provato il mese dopo ed è andata un pochino meglio. Ho provato ancora e tra alti e bassi ora è più di un anno che la uso e tuttora ci sono giorni in cui proprio non mi riesce di metterla e starci comoda. Perché continuo a provarci? Perché sono intimamente convinta dell’importanza di ridurre i rifiuti e sono disposta a piccoli sacrifici per farlo.
Ma cosa dire di tutte quelle persone che non hanno questa sensibilità e comunque vorrebbero usare la coppetta? Le ragioni per usarla sono tante, l’ecologia è una sola e altre potrebbero essere spinte da motivazioni diverse. Che dire a queste persone, che non hanno una motivazione, una convinzione forte di fronte alle inevitabili difficoltà che incontreranno i primi tempi? Vogliamo far passare il messaggio che usare la coppetta è il paradiso in terra, semplicissimo, comodissimo e tutti i superlativi che ci vengono in mente? Sospetto che se il messaggio che arriva loro è questo di fronte alle difficoltà finiranno per arrendersi, per credere che la Mooncup non fa per loro e torneranno all’usa e getta, magari persino scoraggiando le amiche dal provare.
Io credo che nelle nostre scelte (usare pannolini lavabili, assorbenti di stoffa o coppette, produrre yogurt in casa, farci il pane… ) ci siano delle difficoltà, si incontrino dei problemi, a volte anche grossi. Ignorarli e far credere agli altri che sia una vita di rose e fiori per convincerli a compiere le nostre stesse scelte è un inganno che non paga e non aiuta a diffondere le idee in cui crediamo. Meglio l’onestà, raccontare che i problemi ci sono ma che si affrontano e magari condividere la nostra esperienza perché diventi tesoro di tutti. E comunque i problemi ci sono anche nella vita “normale”, dell’usa e getta e degli yogurt in vasetto, quindi tanto vale metterle a confronto per far emergere i lati positivi della nostra scelta
Per sapere tutto sulle coppette e gli assorbenti lavabili visitate la sezione dedicata nel nostro sito!
La foto è di Zane Selvans.