E’ forse arrivato il momento di scagionare il sale da colpe per le quali non sembra essere l’unico responsabile. Sebbene sia già a tutti nota la correlazione scientifica che lega la pressione alta ad un uso eccessivo di sale, nuovi studi scientifici evidenziano come l’elevata pressione sanguigna possa essere condizionata anche da un maggior apporto di zucchero al nostro organismo.
La ricerca del Saint Luke’s Mid America Heart Institute di Kansas City sposta, quindi, l’attenzione sul primo vero nemico della pressione alta: lo zucchero. Gà una ricerca precedente condotta ad Atlanta aveva lanciato l’allarme sui consumi elevati di bevande e bibite zuccherate, adesso, questo nuovo studio pubblicato sulla rivista American Journal of Cardiology, va a confermare, con simili abitudini alimentari, un rischio maggiore di incorrere in infarti e malattie cardiovascolari. La motivazione è da rinvenire nei picchi di ipertensione provocati da un consumo eccessivo di zucchero che va ad agire sull’ipotalamo accelerando il battito cardiaco e facendo innalzare la nostra pressione sanguigna. Il consiglio dei ricercatori, quindi, è quello di ridurre maggiormente il consumo di zuccheri, in quanto, il vero fattore in grado di far “impennare” la pressione potrebbe essere più lo zucchero del sale stesso.
- Ricerca di: Saint Luke’s Mid America Heart Institute di Kansas City
- Pubblicata su: American Journal of Cardiology
- Conclusione: Un consumo eccessivo di zuccheri è causa di ipertensione e rischi cardiovascolari