Riguardo all'argomento che a breve vi parlerò, non ero troppo sicura se scriverci un post, ma poi mi sono detta: perchè no, tutti devono sapere!
Giudicate voi. C'era una volta una donna, una madre, entusiasta dalla vita e rinata dopo anni di sofferenza. Questa donna, da sempre è attenta alle regole e rispettosa verso il prossimo, ma da anni soffre di un disturbo molto diffuso: il disturbo ossessivo compulsivo.La caratteristica di questo disturbo è proprio la rigidità mentale, fatta di schemi e regole ben definite, tutto coronato da una forte componente emotiva, come l'ansia
e il forte sentimento di colpa. Inoltre sono presenti, pensieri intrusivi e continue reiterazioni anche nelle azioni. Se non curato può diventare molto invalidante per chi ne soffre, ma anche per chi le sta vicino. Grazie ad un percorso psicoterapico e farmacologico, la donna, la madre conduce una vita meravigliosa. Per non infrangere la legge, un giorno al rinnovo della patente dichiara di assumere farmaci. Questa notizia fa si che, ogni due anni questa donna sia sottoposta a controlli, ad analisi, con conseguente rinnovo della patente.
Ma le cose non sono mai semplici, perchè dopo tutta la trafila, devi recarti alla Motorizzazione di turno e farti mettere un timbro per circolare. C'è stata una dimenticanza, una sola: quella del timbro. Poi, lo scorso sabato alle 2.30 della mattina, la donna rientrava con le sue amiche da una serata fuori, e viene fermata per un controllo da tre carabinieri, di cui due armati e con passamontagna, e notando la mancanza del timbro per la circolazione, le viene reiterato in maniera aggressiva le potenzialità sucida e omicida che comportava questo fatto, proprio perchè lei era una "Pazza". La donna ha cercato di spiegare e di spiegarsi, ma tutto è stato inutile, ogni volta veniva zittita, rimproverata e snobbata, facendoli notare le sue limitazioni mentali. L'hanno fatta scendere dall'auto e vietato il rientro. Risultato finale: patente confiscata e mille offese ricevute.
L'errore c'è stato, e la dimenticanza pure, la legge parla chiaro non voglio polemizzare: ma tutto questo non deve giustificare le offese gratuite.
Denigrare una persona per un problema psicologico è da regime dittatoriale, dove quelli che nascevano con menomazioni venivano gettati dalla rupe.
Oggi, la maggior parte dei paesi del mondo occidentale, accetta e riconosce la psicologia e la psichiatria come qualsiasi altro problema fisico.
Il rispetto è alla base di una buona civiltà, ma forse tanti del nostro paese durante la lezione dove gli insegnavano la buona educazione e come non si offende, con tanta probabilità dormivano o erano assenti.