Insomma, ieri al GR2 hanno dato una notizia riportata da un rapporto elaborato dal Sole 24 ore, che mi ha fatto rizzare i peli sulla schiena e mi sono resa conto che davvero c’è chi sta peggio di me. Lavorativamente parlando, si intende, perché il Sole 24 ore mica può entrare nel merito di questioni personali!
Insomma, lo saprete, io sono stata licenziata ad agosto dell’anno scorso da Vodafone, e da gennaio 2013 sono in mobilità. Questo vuol dire che percepisco una parte del mio stipendio dall’INPS (cioè da voi contribuenti) per un periodo limitato di tempo, che per me sono 24 mesi, perché ho la “fortuna” di aver superato i 40 anni, ma che per molti miei colleghi più giovani di me, sta per terminare. E loro si troveranno prestissimo in mezzo alla strada, figli a carico compresi.
Ma la nostra situazione in confronto a molte altre di vera e propria indigenza si può definire “rose e fiori”, perché ci sono casi davvero disperati dei quali molti di noi sono peraltro all’oscuro!
Questo è il dramma che stanno vivendo, secondo il rapporto che vi dicevo, i liberi professionisti: avvocati, geometri, architetti, ma soprattutto i NOTAI, che negli ultimi 5 anni, pensate, hanno visto sparire il 45% del loro reddito!
A pensarci mi vengono i brividi, poverini! Soprattutto perché lo stesso quotidiano un anno fa affermava che nel 2011 i notai dichiaravano un reddito medio annuo di 318.000 €! Immaginateli, poveretti, adesso possono contare appena su poco più della metà… Mi viene quasi da piangere… Una specie di piccole fiammiferaie dei giorni nostri… Che pena… Che tristezza! Che amarezza!
E sono stata bravissima! In questo post non ho nemmeno fatto riferimento alla recondita, remotissima, quasi inesistente eventualità che i liberi professionisti, almeno finora, hanno avuto la possibilità di guadagnare una parte delle loro entrate senza dichiararle!
Ma badate: io non l’ho detto! E mi dissocio anche solo perché qualcuno potrebbe averlo pensato!