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Chebbakia o griwech… chiamateli come volete tanto sono deliziosi comunque

Da Unsoffiodipolveredicannella

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Uno dei “dolcetti” che, in questi giorni di Ramadan, non possono mancare (tra i tanti che si preparano) sulle tavole del Nord Africa sono questi deliziosi Chebbakìa o Griwech che dir si voglia (il nome cambia a seconda della zona).

Avete presente il colpo di fulmine?

Per me è stato così con loro

:P
: non li avevo mai assaggiati, nè visti fare…

Li avevo solo velocissimamente incontrati in una foto, grondanti di miele e cosparsi da una miriade di dorati semi di sesamo, e avevo deciso che avrei imparato a farli.

L’impasto è piuttosto semplice ma ce ne sono mille varianti a seconda delle varie famiglie: questa, in particolare, è una versione speziata e che non prevede uova.

La ricetta l’avevo presa qui, da questo video che però non risulta più essere visibile (lascio comunque il link, nel caso dovesse tornare funzionante).

Il bello veniva più che altro nel loro confezionamento, che ha bisogno di una certa dose di manualità.

Non so quanti video ho visto e non so quante volte ho riprovato, ma alla fine – con somma soddisfazione – i miei meravigliosi chebbakìa hanno preso forma:D

In fondo basta capire il meccanismo e poi il gioco è fatto. 

Ieri è toccato a me farli, nonostante il caldo soffocante, ma non potevo dire di no al cucciolo ♥

Oltretutto è meraviglioso avere la cucina invasa da tanti profumi e colori così caldi !

Il procedimento è un po’ lungo (intendo tra impasto, confezionamento, frittura e passaggio nel miele), soprattutto se siete soli a prepararli: quindi prendetevi un bel pomeriggio libero, rimboccatevi le maniche e mettetevi al lavoro (io vo consiglio di inizare con metà dose

;)
).

Alla fine, addentando il vostro delizioso chebbakìa, non potrete che essere soddisfatti di voi stessi

;)

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CHEBBAKIA

Per l’impasto:

1 Kg farina

125 g sesamo tostato e frullato

1 tazza da thé o 90 g di farina di mandorle (per me mandorle pelate frullate)

1 tazza da thé o 120 g burro fuso

1 tazza da thé o 120 ml olio oliva

2 cucchiai aceto

1 tazza da thé o 120ml di acqua ai fiori d’arancio 

2 cucchiai cannella

2 cucchiai anice in polvere

16gr lievito per dolci

1 pizzico sale

1 cucchiaino lievito di birra disidratato

qualche pistillo di zafferano

acqua o acqua ai fiori d’arancio per impastare (per me tra i 150 e i 200ml, dipende dall’assorbimento della farina)

Ed ancora:

olio di semi per friggere

1,5 kg miele o preparato per pasticceria a base di glucosio aromatizzato al miele (si trova nei negozi etnici)

grani di sesamo dorati per decorare

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In una capace boule mescolare il sesamo frullato, la farina di mandorle, la cannella, l’anice, il sale, lo zafferano e i due lieviti.

Aggiungere poi l’olio, il burro fuso, l’aceto e la prima parte di acqua ai fiori d’arancio, mescolando in modo da ottenere un composto omogeneo.

Unire per ultima la farina e l’acqua (aggiungetela poca alla volta, quella che ne richiede la farina, in modo da ottenere un impasto morbido ma non assolutamente appiccicoso).

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Dividere l’impasto in palline e stendere ognuna ad un’altezza di 2-3mm (a mano o con la nonna papera).

Tagliare con la rotella dei quadrati di circa 9cm di lato.

Ad ogni quadrato dare, sempre con la rotella, 4 intagli paralleli (foto n.1).

Dare la forma ai chebbakia. Aiutatevi guardando questo video molto esaustivo.

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Friggere i dolcetti in olio caldo profondo.

Sgocciolarli su della carta assorbente e passarli nel miele (o nel preparato per pasticceria) sciolto in un pentolino con un goccio di acqua ai fiori d’arancio.

Man mano che sono “glassati”, sistemare i chebbakia in una coppa e cospargerli con abbondanti semi di sesamo.

Una volta freddi, coprire la ciotola con la pellicola (in questo modo si conservano per diversi giorni).

C’est tout ^.^ …. Ahhhh, رمضان كريم 

:D
!!

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