Regione di Tangeri-Tétouan, nel nord del Marocco. A ridosso delle montagne del Rif e a meno di due ore da Tangeri.
Un tempo proibita ai cristiani. Una cittadina bianca e azzurra, come l’azzurro del cielo che la sovrasta d’estate.
Una cittadina “pendente”, per via delle sue piccole viuzze che si inerpicano sulla collina. Negozi di artigianato locale, di babouche, di spezie, di tinture. Un luogo tranquillo, fatto di gente ospitale e serena.
Tahar Ben Jelloun, parlando di Chefchaouen, nel 2000, quindi diversi anni fa, la descriveva così “La cosa che qui mi piace è l’eleganza della modestia: la gente è povera ma dignitosa…”
Io qui sono stata abbracciata dalla mia serenità. E condivido con voi questi miei scatti.