CHELSEA-PSG 2-0 – Grinta, coraggio e un po’ di fortuna. Il Chelsea ribalta la sconfitta del Parco dei Principi e, al termine di una gara al cardiopalma, strappa una meritata qualificazione alla semifinale di Champions. E’ stata, senza alcun dubbio, la vittoria di Mou. Il tecnico portoghese ha stravinto il duello a distanza con Blanc, che non ha saputo dare grinta e tempra al suo PSG, apparso troppo molle, inesperto e, forse, già convinto di aver strappato il pass per la semifinale al termine del match d’andata. Il Chelsea è stato meravigliosamente pragmatico: inizia piano, concede il fraseggio al PSG nella prima parte del match, crescere alla distanza e poi, nel momento opportuno, infligge il colpo mortale all’avversario. E’ stato un successo che ha ricordato alcuni trionfi passati del tecnico portoghese, dal gol in extremis all’Old Trafford con il Porto, alla rete messa a segno da Sneijder nel freddo di Kiev del lontano 2009. E in tutti e tre i casi, un unico comune denominatore: l’impronta e il coraggio del tecnico portoghese. Oggi, come allora, per vincere la partita non ha esitato a gettare nella mischa tutti gli attaccanti a sua disposizione. E la fortuna, si sa, aiuta gli audaci. In semifinale ci va il Chelsea. Il professor Blanc, ne tragga le dovute conseguenze.
PRIMO TEMPO - Palla al centro: il Chelsea dà il via al match. La squadra di Mou parte subito forte, ma con il passare dei minuti il PSG, che pressa alto e fa circolare bene la palla, controlla bene l’andamento del match. La prima azione pericolosa è del Chelsea: Oscar salta due uomini e mette in mezzo il pallone per Eto’o, che calcia a rete ma ottiene solo un corner. Passano tre minuti ed è ancora la difesa parigina a rischiare: Verratti dà palla indietro a Sirigu che, non trovando compagni liberi, tergiversa e rischia di farsi rubare la sfera da Eto’o, ma il camerunense commette fallo sul portiere sardo e l’occasione per il Chelsea svanisce. Al diciottesimo, Hazard è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per problemi fisici; al suo posto entra Schurrle. Il PSG, grazie ad un buon possesso palla, addormenta il match, mentre i Blues fanno fatica a creare grattacapi alla retroguardia ospite. I parigini provano a rendersi pericolosi con Lucas, che supera tre avversari e poi, al limite dall’area viene steso da Willian, punito con un cartellino giallo.Scampato il pericolo, i Blues si scuotono. Minuto ventotto, Lampard – complice una leggera deviazione di Verratti in barriera – costringe Sirigu ad una difficile deviazione in corner.
Due giri di lancette ed è David Luiz, con una conclusione dalla lunga distanza, a provare ad impensierire Sirigu, che non si fa sorprendere dal tiro del brasiliano. La pressione del Chelsea vine premiata al trentatreesimo: lunga rimessa dal lato destro, David Luiz spizzica di testa, Schurrle – lasciato incomprensibilmente solo – si avventa e scaglia un destro che non lascia scampo a Sirigu. Passano cinque minuti ed è ancora il Chelsea a sfiorare il gol, Cahill, però, svirgola da buona posizione. Momenti di paura sessanta secondi più tardi: Eto’o entra involontariamente in maniera scomposta su Thiago Silva, che viene soccorso dai medici e, a fatica, si rialza e riprende a giocare. Nel finale di frazione, fioccano i gialli: Cavani viene ammonito per non aver rispettato la distanza su una punizione di David Luiz, mentre Lampard viene sanzionato per un brutto fallo su Lavezzi lanciato in contropiede.
SECONDO TEMPO- La ripresa inizia su ritmi decisamente più alti rispetto all’avvio del primo tempo, con il PSG che dà l’illusione di essersi ritrovato. Ma è solo un fuoco di paglia. Il Chelsea, infatti, va vicinissimo al gol al cinquantatreesimo, ma il tiro di Schurrle – giunto al termine di un contropiede originato da una palla persa da Verratti – si stampa clamorosamente sulla traversa. Blues ancora sfortunati dopo solo sessanta secondi, la punizione di Oscar si stampa sulla traversa. Primo cambio per i parigini al minuto cinquantacinque: fuori Verratti (prova in chiaroscuro dell’abruzzese), dentro Cabaye. Parigini finalmente pericolosi al cinquantaseiesimo, Cech, però, è bravo a respingere la velenosa punizione di Lavezzi. La gara cala momentaneamente d’intensità. E per dieci minuti non si registrano significative palle-gol. La manovra del Chelsea, però, torna a farsi tambureggiante intorno alla metà della ripresa, con Sirigu costretto ad effettuare alcune uscite spericolate per evitare il peggio. Mou decide che è venuto il momento di rischiare: fuori Lampard, dentro Demba Ba. Buona chance per gli inglesi al sessantottesimo, Schurrle, però, è contenuto bene da Maxwell e il suo tiro non impensierisce Sirigu.
La squadra di Blanc, quattro minuti più tardi, risponde con Cavani, autore di un sinistro in controbalzo che termina alto di poco alto sopra la traversa. Il Chelsea domina ed è padrone indiscusso del campo, ma è il PSG, in contropiede, a rendersi pericoloso. Cavani, al settantasettesimo, sciupa una grande chance per mettere in ghiaccio la qualificazione, facendo accrescere i rimpianti per l’assenza di Ibra. La squadra di Mou preme e si sbilancia ulteriormente: fuori Oscar, dentro Fernando Torres. Il Chelsea,ora, gioca con tre prime punte di ruolo. Minuto ottantatré, Ivanovic si inventa un tiro cross che costringe Sirigu ad una difficile deviazione in angolo. Il dominio londinese viene premiato all’ottantasettesimo grazie a Demba Ba, che anticipa Maxwell e insacca in estirada. E’ l’apoteosi: Stamford Bridge esplode, Mou corre all’impazzata e si tuffa in mezzo ai suoi giocatori. I francesi ci provano nei minuti di recupero, ma Cech compie un intervento provvidenziale su una velenosa conclusione di Marquinhos. Al triplice fischio, esplode la festa Blues: Mourinho, per il quinto anno di fila, raggiunge la semifinale di Champions.
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