Cheri (Colette)

Creato il 18 marzo 2011 da Martatraverso
Vi è mai capitato di caricare un libro di aspettative, per poi rendervi conto che è qualcosa di radicalmente diverso da ciò che pensavate?
Con Cheri mi è successo più o meno questo. Definito un capolavoro da tutte le direzioni, ho divorato il romanzo più celebre di Colette in un paio di giorni (sono poco più di 100 pagine). Cheri ti entra dentro come un fulmine, tanto è rapida la scrittura: inizia con una scena che sta volgendo al termine, finisce con una scena rimasta in sospeso.
Lui, lei, la differenza d'età. I capricci dell'aristocrazia e le convenzioni sociali. Il matrimonio di facciata e la passione. La scelta tra ciò che si vuole e ciò che gli altri si aspettano. Non avere la più pallida idea di ciò che si vuole, e finire per scegliere ciò che gli altri si aspettano. Perché la via delle convenzioni è sempre la più facile.
Tolto questo, Cheri è un romanzo di passioni sussurrate, intense ma rapidissime. Le scene passano come tanti flash e alla fine resta solo una visione d'insieme (probabilmente per questo Colette ne ha scritto un sequel, che però non ho ancora letto).
Il romanzo merita di essere letto soprattutto per conoscere meglio l'autrice, una figura incredibile della modernità: (cit. Wikipedia) Colette è stata una delle grandi protagoniste della sua epoca, un mito nazionale: oltre che scrittrice prolifica fu attrice di music-hall, spesso nuda durante le sue esibizioni, autrice e critico teatrale, giornalista e caporedattore, sceneggiatrice e critico cinematografico, estetista e commerciante di cosmetici. Ebbe tre mariti e un amante più giovane di lei di trent’anni, più volte fu al centro di scandali per le sue disinibite relazioni sentimentali con alcune personalità mondane, di ambo i sessi, della società francese.

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