Nel 1838 il Popolo dei Cherokee fu costretto dal governo americano a lasciare le sue terre per essere trasferito in Georgia. Fu una vera e propria marcia forzata che costò più di 4.000 morti (su una popolazione complessiva di circa 15.000 persone) e che da molti è stata definita un vero genocidio. Gli Indiani le diedero il nome di marcia delle lacrime, The Trail of Tears.
Ebbene tra le cose più preziose che il Popolo dei Cherokee portò con sé attraverso questa faticosa e per molti di loro mortale, marcia forzata attraverso le terre del West ci furono proprio i semi di questi fagiolini!
Si tratta infatti di una varietà rampicante incredibilmente prolifica, che si mantine produttiva molto a lungo.
Se raccolti teneri questi fagiolini possono essere consumati cotti con l'intero baccello.Se lasciato crescere il fagiolo nero maturo può essere conservato secco molto facilmente ed utilizzato come un fagiolo granato.
Come tutti i fagiolini è opportuno raccoglierli quando sono ancora teneri, e controllare sovente la loro maturazione. Se non si lasciano sviluppare completamente, fino a formare il fagiolo vero e proprio, la pianta continua a produrre ed il raccolto è maggiore e più prolungato nel tempo.
Se invece volete i fagioli, occorre allora lasciarli crescere, ma questo implica anche un maggior sforzo per portare a termine la maturazione dei semi e quindi una resa leggermente inferiore.
Questi semi sono abbastanza rari anche se numerose Organizzazioni Internazionali si stanno adoperando per riprodurli e conservarli.
Pertanto coltivando questo fagiolino sul terrazzo possiamo mettere un po' della Storia dei Popoli nel nostro piatto e contribuire al mantenimento della biodiversità ormai cosi minacciata dalle scelte sempre più miopi della grande distribuzione e dell'agricoltura industriale.
Alla prossima,
Mallo2011