Cherubini
Questa notte Cherubini. Non Medea che già conosco e che amo sempre di più come si amano le opere spigolose che non ti corteggiano che non ti dicono “Sali sul palco che ti do un bacio.” Ma che proseguono e neppure si sprecano a dirti se mi vuoi sono così altrimenti vattene. E’ dura spigolosa tagliente urlata. E’ scolpita nella pietra: pietra grigia e dura, non certo arenaria. Ma che bellezza!Le sinfonie d’apertura del Demofonte e di Anacreon! che splendore, un mare di musica che si allarga, si restringe, ti attira nel suo gorgo, ti scuote. Quella di Anacreon è la più bella. E dire che a quanto leggo l’opera viene giudicata noiosa, vezzosa, classicista fuori tempo.Cherubini? Quello della Medea? Possibile? Devo assolutamente sentire qualcosa di Anacreon stasera lo cerco e poi lo sentirò,Un Cherubini mellifluo, svenevole che racconta amoretti svenevoli di Anacreonte non riesco neppure a concepirlo.