Chet ed Ephraim

Da Villa Telesio

Chet Baker

Tshaoul non aveva mai tollerato la pressante burocrazia che sta dietro un sandwich alla frittata e prosciutto cotto.

 Capisco le regole e il concetto lineare che ne è alla base ( e la sottile ironia  ) ma per l’amor diddio non è che uno debba ogni volta sentirsi ripetere che se tutti facessero come lei (tutti chi poi? saremo in 11, al massimo 17 con quelli del settore d’elettronica, molti bevono un cappuccino e la maggior parte hanno i buoni mensa) e che alla fine è una questione di rispetto e bla bla (neanche li ascolto più sennò poi mi va di traverso il tramezzino, a proposito devo cambiare l’acqua al pc…) ok ok, domani mi porto la gavetta, anzi il pane azimo va bene, faccio come i miei antenati, porto anche un Rabbì che me lo benedice che ne dice?! Essuvvia  facevo per ridere, umorismo yiddish, no? Eh? Woody Allen? Quello matto si….. (qui è sempre peggio)

L’ebreo era un uomo di 47 anni, o meglio gli anni passati si portavano Tshaoul sulle spalle come un fagottino, perché a lui non interessava l’enciclopedico lavoro del conteggio delle lune trascorse da quando suo padre lo prese in braccio la prima volta e disse: Ma cazzo, pesa come un vitello il marmocchio, che hai mangiato ferro questi nove mesi?

Si mise seduto alla sua postazione e davanti ai 2 schermi. Uno era del computer aziendale (perché Tshaoul lavorava per la Maldonian Service Eletronicx, con la ics finale perché faceva respirare un’aria internazionale, moderna e velatamente hacker come ebbe a confidargli una volta il suo capo) e l’altro era pieno d’acqua, era una sua creazione, un personal computer-acquario dove nuotava un piccolo pesciolino rosso, ignaro di codici binari e cablature, senza la minima percezione delle valvole e dei diodi (okkei non era un pc così vecchio ma se rammentate l’ebreo non aveva una netta percezione del tempo, quindi tantè). Accese la lampada che lo retroilluminava e salutò Ephraim.

Vecchia canaglia che si dice li dentro? Trovato le cartelle che hanno perso al personale? (sorrise dell’ironia racchiusa dal gioco di parole). Il pesciolino rosso lo guardò con il suo solito sguardo buffo e continuò a non far niente. Questo oziare dolcemente disilluso del pesce rilassava Tshaoul. Si accese una sigaretta (l’avrebbe fumata vicino alla finestra), annusò l’aria che veniva dalla strada e che odorava di asfalto e pioggia, si chiuse gli ultimi bottoni del cardigan per ripararsi dal freddo pungente di dicembre e aspettò…

La radio trasmise My Funny Valentine, un Chet Baker sfolgorante e malinconico accompagnava i boccheggi di Ephraim, una musica jazz risuonò tra le scrivanie ed evidenziatori  danzanti erano le insegne al neon di fumosi locali. Un’azienda deserta  di terzo ordine a Maldonian. Per le strade si aspettava il Natale, nelle case si farcivano gatti per la santa cena..ovunque luci e un freddo bagnato che faceva marcire le ossa… a noi non interessa eh Ephraim (si apri il tramezzino e lo addentò), accese una sigaretta e fumò con il boccone a metà. Guardò fuori, lui era l’ebreo dentro e il pesce rosso lo imitava. Ora Chet era in compagnia del suo Quartet , Moon and Sand.. delicatissima… Domani sarebbe stato Natale… domani era un altro frammento del tempo che Tshaoul non contava. Era rimasto l’ultimo e l’unico sul posto di lavoro. Erano tutti fuori per regali e anche se erano solo le quattro del pomeriggio il cielo era pesantissimo. Sarebbe piovuto a breve, sarebbe piovuto per giorni e molti spaventati non sarebbero tornati al lavoro. Le fogne si sarebbero allagate e un’inondazione avrebbe sommerso gli uffici ai piani inferiori. Una notte eterna ed un mare infinito. Dalle profondità oceaniche della città luci e insegne di Natale come emissioni al fluoro a rischiarare di lampi bioelettrici l’immensità del gelido mare. Carta stampata, fotocopie in turbini trascinate da correnti sotterranee e Tshaoul a nuotare con Ephraim, ballando nelle profondità senza bisogno di respirare, perché lui riusciva a mangiare e fumare contemporaneamente.  

Ephraim sarebbe potuto morire all’improvviso,  fritto da un falso contatto della sua vasca moderna, un solo cavo scoperto e lo schermo avrebbe trasmesso in diretta la morte del pesciolino rosso, ma questo non sarebbe accaduto, Chet non l’avrebbe permesso…

Che massa di stronzi eh Ephraim, disse Tshaoul guardando fuori e continuando a mangiare… che massa di stronzi…

P.S. Un ringraziamento a Daniela S.


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