“Chi ama educa: Educatori in un mondo che cambia” – Pagina di diario.

Creato il 19 settembre 2011 da Tgs Eurogroup @tgseurogroup

Tommaso, Chiara, Federico e Bruna: il TGS Eurogroup al Convegno Salesiano di Pastorale Giovanile.

Tutte le foto del Convegno!

Ieri, Domenica 18 settembre 2011, alcuni membri del Direttivo e qualche leader TGS Eurogroup si sono trovati all’Istituto Salesiano San Marco di Mestre per partecipare al Convegno Salesiano di Pastorale Giovanile, dal titolo “Chi ama educa: Educatori in un mondo che cambia”, come annunciato in un precedente post. Ad attenderli una giornata dal programma molto fitto e sostanzioso.

Dopo una breve presentazione e un piccolo momento di preghiera, è stato un po’ come tornare ai tempi del liceo, durante le ore di filosofia e le ore di religione, con argomentazioni portate a tesi particolarmente profonde ed interessanti. Una pausa di meditazione dalle attività della vita associativa, un modo per tornare ad alimentare la propria fede e al contempo a riflettere sul significato profondo del servizio di volontariato che svolgiamo attraverso il TGS Eurogroup.

Ma vediamo insieme quali tematiche si sono affrontate nel corso della giornata.

Il primo intervento è stato del prof. Giuseppe Mari (Università Cattolica) riguardo l’apporto cristiano all’educazione:

  • l’avvento del Cristianesimo ha influito sulla cultura odierna, che guida le azioni quotidiane, e sulla guida pedagogica delle persone verso il raggiungimento della propria libertà di credere;
  • il concetto di Dio non solo come intelligenza ma anche come amore, passando dal termine amore inteso come mero piacere personale (eros) ad amore come la volontà di donare la propria ricchezza al prossimo (agape);
  • la razionalità umana, segno dell’amore di Dio, che rende originali le persone ponendo le basi della cosiddetta inalienabile dignità dell’essere umano;
  • l’introduzione del concetto di “persona” intesa come sostanza individuale che racchiude razionalità che caratterizza ciascuno di noi in modo differente, facendoci essere amati da Dio in modo indissolubilmente originale, e rappresenta il legame intrinseco con Dio;
  • una riflessione sul mutamento del vivere il proprio corpo non più come mezzo di presentazione ma come oggetto mercificato.

Il secondo intervento, presentato da don Rossano Sala sdb  (Università Pontificia Salesiana), era incentrato sul confronto tra le due figure di don Bosco e di Benedetto XVI, schematicamente organizzato in 5 punti ciascuno seguendo varie tappe della loro vita. Ciò che li accomuna non sono le grandi cose hanno realizzato o le strade che hanno intrapreso ma l’origine da una famiglia ricca di fede, luogo di speranza e carità.

Il Convegno si è dunque interrotto per una ricca pausa pranzo, dando modo a tutti i presenti di scambiare idee e opinioni su quanto discusso in mattinata.

Il pomeriggio invece è proseguito in modo un po’ differente, suddividendo i partecipanti per laboratori di approfondimento tematico sull’educazione nella scuola, attraverso i media, nella comunità cristiana, nella famiglia, nel lavoro e nello sport. I partecipanti al convegno, provenienti dalle molte diverse realtà del Movimento Giovanile Salesiano, hanno dunque avuto la possibilità di confrontarsi in gruppi più piccoli, ponendo le basi per una proficua discussione sull’attività educativa declinata secondo il carisma salesiano.

Ha concluso il convegno la celebrazione dell’Eucarestia, presieduta da don Renato Mazzuia, coordinatore della Pastorale Giovanile delle diocesi del Triveneto.

Federico

Link correlati:
- Tutti gli articoli di TGS Whiteboard dedicati al Convegno
- Presentazione del Convegno su Donboscoland
- Volantino del Convegno
- Locandina del Convegno


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