Magazine Cultura
Buongiorno miei amati lettori!Avete letto bene, state tranquilli...non ho improvvisamente perso la cognizione del tempo, so benissimo che oggi non è giovedì ma ieri è stata una giornata pesante e arrivata la sera avevo solamente voglia di mettermi sotto al piumone a leggere. Con un giorno di ritardo per cui eccoci qui nuovamente con Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog de Il profumo dei Libri. Adoro questo rubrica, mi piace scegliere un libro da condividere con voi e scoprire insieme gli incipit che sono il biglietto da visita, insieme alle cover, per ogni buon libro.
Le poche regole della rubrica:- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato- Aspettate i commenti
L'incipit che condivido con voi oggi è quello della mia attuale lettura, libro del quale vi ho già postato un teaser. I più attenti avranno già capito di cosa si tratta.
Dal primo istantediMhairi McFarlane
«Porca miseria, di tutte le sfighe possibili…»«Che c’è?» domandai.Scacciai una vespa particolarmente intraprendente e fastidiosa dalla lattina di Coca. Intanto Ben cercava di nascondersi coprendosi la faccia con la mano: un gesto che ha come unico effetto quello di farti notare da tutti.«Il professor McDonald. Capito chi? Testa di Big Mac. Gli devo consegnare un saggio su Keats e sono in ritardo di una settimana. Mi ha visto?»Mi girai.Dall’altra parte del prato inondato dal sole del pomeriggio, il professore si era fermato di colpo e stava puntando il dito, proprio come fa lo Zio Sam sui manifesti di reclutamento, scandendo perfino «TU» con le labbra.«Ehm, sì.»Ben scrutò tra le dita. «“Sì, può darsi” o “Sì, eccome”?»«Sì, come un missile Scud grassottello, calvo e vestito di tweed, che ha le tue coordinate esatte, sfreccia sull’erba e sta per centrarti in pieno.»«Va bene, okay, rifletti, rifletti…» borbottò Ben, alzando gli occhi alle fronde dell’albero sotto cui eravamo seduti.«Non penserai di arrampicarti lassù? Il professor McDonald ha l’aria di uno che rimarrebbe qui fino all’arrivo dei pompieri.»Ben passò rapidamente in rassegna prima gli avanzi del pranzo e poi le nostre borse sull’erba, come se nascondessero una risposta. Non mi sembrava che scaraventare uno zaino in faccia a uno stimato docente potesse essere una gran soluzione. Il suo sguardo si posò sulla mia mano destra.«Mi presti il tuo anello?»«Certo. Però non è magico.» Me lo sfilai e glielo porsi.«Alzati, per favore.»«Eh?»«Alzati. In piedi.»Mi tirai su, scrollando via l’erba dai jeans. Ben si inginocchiò e sollevò l’anellino d’argento in stile gotico che avevo comprato per quattro sterline al mercatino.Scoppiai a ridere. «Sei un idiota.»Il professor McDonald ci raggiunse. «Ben Morgan!»«Mi scusi, professore, sto sbrigando una faccenda importante.»Tornò di nuovo a me.«So che abbiamo solo vent’anni e che le tempistiche di questa proposta potrebbero essere state forzate da… pressioni esterne. Ma, a prescindere da questo, tu sei straordinaria. So che non incontrerò mai un’altra donna come te. È un sentimento che cresce, e cresce…»
Che ne dite? Lo trovate interessante? L'avete letto? Amato? Aspetto i vostri commenti, e se volete condividete con me il vostro incipit.
Stay tuned!Xoxo, Giò