Buongiorno lettori,
oggi quasi non mi accorgevo che fosse venerdì, e così è ora di una bellissima rubrica che vi ricordo è stata creata da Alessia del blog "Il Profumo dei Libri".
Dopo un libro di qualche anno fa, ho deciso di optare per un titolo che ho finito di leggere davvero da pochissimo e la cui recensione potete trovare nel post precedente a questo. Un libro nuovissimo, quindi, che mi ha fatta ridere, piangere, emozionare. Pronti a leggere l'incipit?
Le poche regole della rubrica:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti
Sette vite e un grande amore. Memorie di un gatto.
di
Lena Divani
Ebbene sì, lo devo ammettere, a rischio di sembrare un insolente e un miserabile: è da quando ho visto per la prima volta in faccia la mia genitrice che ho cominciato a riflettere sull'opportunità di abbandonare il focolare domestico. La mia signora (si fa per dire) madre era di una bruttezza sconvolgente, cachettica, asfittica, priva di un occhio e con un manto color monnezza tutto spelacchiato. La vergogna di Darwin. Una sentina di aggressività e di paura. Le gattare cercavano di nutrirla e quella tanto per gradire sfoderava gli artigli saltando loro addosso. Un mostro di violenza, di odio e di irriconoscenza. E così a me non restava altro che squagliarmela. La signora in questione di buone idee nella vita ne aveva avute soltanto due: a) fare sesso con mio padre e b) infilarsi nel giardino di madame Tuttapanna, una gattara extra-large, e albergarvi per mettere al mondo me e i miei fratelli.
Ecco qui come Zucchero si presenta ai lettori! Buffo, no? Un po' cattivello e snob nei confronti della sua mamma gatta, però a me fa ridere.
Che ne pensate voi? Se vi va di lasciare le vostre opinioni, non esitate!
Potete lasciarmi, nei commenti, anche i vostri incipit! Sono proprio curiosa di conoscere altri libri.
A presto!