Buongiorno a tutti e buon inizio di settimana!Com'è stato il vostro weekend? Vi siete divertiti, rilassati?
Io l'ho trascorso traducendo versioni di greco e latino, ma che ragazza diligente!
Io, invece, in giornata partirò di nuovo per i miei ultimi cinque giorni di mare prima che ricominci la tortura che aspetta tutti i ragazzi a settembre. Ma perché prima la scuola cominciava il 1° ottobre e adesso piano piano siamo arrivati al 12 settembre? Nun è giusto, nun è giusto!
Stamattina sono un pò emozionata, è un giorno speciale! Mi sono finalmente decisa a mandare alcune mail a delle case editrici per eventuali anteprime o collaborazioni. So che ormai ci sono così tanti book blog (*__*) che si rivolgono alle CE e quindi non ho buone probabilità di essere presa in considerazione ma almeno ci ho tento e quel che sarà sarà! Comunque tengo le dita incrociate, non posso neanche provare a negare che una risposta dalle CE mi manderebbe al settimo cielo!
Ieri sera ho incominciato a leggere questo libro meraviglioso: Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri. L'ho adocchiato ed inserito in wishlist dal primo momento in cui ho letto la trama e ne sono rimasta così affascinata che ho deciso di comprarlo il giorno stesso in cui è uscito e di fargli scalare la lista dei libri da leggere fino al primo posto. Insomma, si è meritato la precedenza!
Prologo
La casa era grande e con i tetti sfondati. Nel cortile le erbacce erano alte e fitte e impedivano il passaggio. Io, mio fratello maggiore e mia sorella minore ci guardammo sconsolati, immobili nella nicchia d'ingresso sotto il grande portone. Prima di partire non avevamo concordato che cosa ne avremmo fatto della casa natia di nostra madre. Eravamo curiosi di vedere il luogo dove lei era nata e cresciuta, di scoprire quanto ci rimaneva di lei dopo la sua morte. Ma ora che ci appariva in tutto il suo triste disfacimento, d'un tratto ci sentimmo vuoti, smarriti, come se il viaggio avesse perso di significato.Mi avventurai nell'intrico di erbacce fino all'entrata, senza avere l'ardire di sfidare quelle oscure profondità. Regnava la pace dell'abbandono, un silenzio così completo che solo il battere del mio cuore mi risuonava nelle orecchie. Provai a immaginare mia madre bambina mentre giocava nella sua casa che un tempo doveva essere stata ricca e ben tenuta. Fu in quel momento che presero forma e consistenza le spoglie di vecchi racconti che avevano fatto da cornice alla mia infanzia. Quando eravamo bambini mia madre amava raccontarci delle storie. Attraverso i suoi occhi vedevo tutto un mondo e la sua voce era un tale incanto che imbrigliava in una rete sottile di sogni. Soltanto da adulta, dissolta la bruma della fanciullezza, ho compreso che non solo di fantasia si trattava, che cose infinitamente più amare e reali si annidavano in quelle storie. Cose importanti, cose che riguardavano la vita di mia madre. Cose che soltanto adesso incominciavano a prendere pienamente senso.Come riscaldata da una verità confortante, mi girai a guardare il volto serio di mio fratello e gli occhi pieni di mia sorella. Se qualcuno mi avesse visto in quel momento forse avrebbe azzardato che non ero la figlia di Lucia Zara, perché sul mio volto affiorò un sorriso.Negli ultimi anni mia madre aveva ripetuto spesso che la casa di Baghintos era la sua eredità terrena per noi figli. Ci si era aggrappata come se quello fosse il suo unico punto di forza, senza intuire che lei ci aveva già lasciato qualcosa di meraviglioso.No, quella casa vuota on era l’eredità di Lucia. C’era voluto un viaggio lungo e tortoso fino ad un paesino sperduto per comprendere che quelle storie erano state il suo dono più prezioso, l’insegnamento di una donna forte e coraggiosa. Quelle stesse storie che un giorno i miei figli racconteranno ai propri, così che il filo impalpabile che ci lega non sia mai spezzato.
Ok, forse mi sono lasciata prendere la mano ma non sono riuscita a fermarmi. E' soltanto l'inizio e ho già aspettative altissime! I primi due capitoli sono avvincenti e mi hanno subito catturata, se non fossi stata così stanca ieri sera sicuramente avrei continuato a leggerlo fino a finirlo!Considerando che è un romanzo d'esordio, mi ha lasciato a bocca aperta. Sto amando lo stile della Roggeri, è davvero meraviglioso, armonicamente descrittivo. Bello, bello, bello!
Vi piace questo incipit? Vi fa venir voglia di comprare questo libro meraviglioso e leggerlo? Alla prossima!