- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria (io prenderò il libro che ho in lettura, ma voi sentitevi liberi di prendere quello che volete!)
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**********Buon pomeriggio amici lettori!Ho appena passato un'intera mattinata a cercare qualcuno del comune e della società che si occupa del verde pubblico perché abbiamo la strada invasa dalle formiche. Un ufficio mi dice che non se occupano, un altro mi rimpalla ad un altro ancora, e poi ritorno al primo... Uffi... Alla fine pare, e dico pare, vengano a fare un sopralluogo. Ma ditemi un po' voi cosa mi tocca fare...
Tralasciando i problemi di infestazione della mia zona, parliamo della rubrica del giovedì. L'incipit di oggi viene diretto diretto da un libro che mi è stato gentilmente inviato dalla sua autrice (oramai qualche mese fa... mamma che vergogna che sono!), si tratta di un fantasy. Sono all'inizio, ma vi posso dire che per il momento è una lettura molto piacevole. Si tratta de Il sigillo di Aniox. Ritorno alle origini di Chiara De Martin...
Rut si svegliò di soprassalto in un bagno di sudore. Con il fia- to corto si scostò la frangia che le si era appiccicata sulla fronte, scese dal letto a baldacchino e si diresse verso la finestra aperta, respirando a pieni polmoni l’aria fresca di quella mattina di mag- gio. Lo aveva fatto di nuovo: aveva sognato la morte di Clara, la sua migliore amica.“Scomparsa in un incidente d’auto”, così le avevano detto; quel giorno era morta anche lei. Rut Leens, lisci capelli blu che le ar- rivavano appena sotto il mento, occhi del colore del cielo, alta e dal fisico asciutto, stava ammirando da una manciata di minuti le magnifiche tinte del cielo, quando qualcuno bussò alla porta della sua camera e la voce di suo padre, Jeorge Leens, giunse a riscuo- terla dai suoi pensieri.- Ehi, Principessa, hai scordato che giorno è oggi?- Si può? - chiese sua madre Anny.Rut afferrò al volo la vestaglia e se la infilò, prima di dare il suo consenso.- Avanti.- Buon compleanno tesoro!I suoi genitori fecero irruzione nella stanza reggendo tra le mani un grande pacco bianco, su cui spiccava un pomposo fiocco lilla.- Oh, mamma, papà! - esclamò Rut correndo ad abbracciarli, affrettandosi a mascherare la sua malinconia con un sorriso adatto all’occasione. La ragazza strinse entrambi i genitori in una presa affettuosa, prima di staccarsi e studiare velocemente il pacco che era passato nelle sue mani.- E la nonna? - chiese dopo averlo posato sul letto.- Per stasera sarà qui - la rassicurò Anny.Rut sbadigliò, strofinandosi gli occhi; vedendo che era ancora un po’ assonnata, Jeorge e Anny le diedero ciascuno due sonori baci sulle guance, poi si avviarono verso la porta.- Dai, sbrigati a vestirti che hai un sacco di cose da fare! - disse Anny prima di uscire con il marito e chiudersi la porta alle spalle. Rut sapeva che stavano scherzando, ma il loro buonumore non riuscì a contagiarla. Era il giorno del suo quattordicesimo com- pleanno, ma non riusciva ad essere felice come l’evento avrebbe richiesto. Non poté fare a meno di pensare a Clara, con un velo di tristezza. Oltre alle cartoline e alle lettere che si scambiavano quando erano lontane, di lei le era rimasto solo il suo carillon.Quanto avrebbe voluto che fosse ancora insieme a lei!Ecco qua, giusto un piccolo assaggio!
Alla prossimaEliza