Buonasera miei amati lettori!So che è un po' tardi rispetto al solito e so anche di aver latitato un po' troppo qui sul blog. Cercate di perdonarmi. Sto studiando per degli esami dell'università e sto cercando di riprendere anche il ritmo della lettura e notizie delle notizie sono riuscita praticamente a leggere due libri contemporaneamente, mai capitato prima d'ora. Possiamo considerarlo una specie di miracolo. Entrambi i libri sono stati finiti tra ieri e oggi, quindi le recensioni non tarderanno ad arrivare.Senza svelarvi troppo su ciò che penso, posso dirvi di essere stata rapita in questi giorni dalle forti braccia di Dimitri de L'Accademia dei vampiri.Anyway, ancora per circa un'ora è giovedì e di conseguenza sono ancora in tempo per postarvi il nostro appuntamento abituale, Chi ben comincia, rubrica ideata da Alessia del blog de Il profumo dei Libri. Adoro questo rubrica, mi piace scegliere un libro da condividere con voi e scoprire insieme gli incipit che sono il biglietto da visita, insieme alle cover, per ogni buon libro.
Le poche regole della rubrica:- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato- Aspettate i commenti
L'incipit che voglio condividere con voi oggi, è quello della mia prossima lettura indotta ancora una volta dall'imminente adattamento, questa volta, televisivo.
Le streghe di East EnddiMelissa De La Cruz
Freya Beauchamp fece vorticare lo champagne nel bicchiere in modo da far esplodere una dopo l'altra le bollicine sul bordo, fino a quando non ce ne furono più. Quello avrebbe dovuto essere il giorno più bello della sua vita - o almeno, uno dei più belli -, ma si sentiva soltanto agitata.Era un problema, perché ogni volta che Freya s'innervosiva succedevano delle cose, come un cameriere che d'improvviso inciampa su un tappeto Aubusson e ricopre di antipasti il davanti del vestito di Constance Bigelow. O il cupo, incessante abbaiare e ululare del cane che sovrasta il quartetto di violini. O il bordeaux invecchiato di trecento anni tirato fuori dalla cantina di famiglia dei Gardiner che sembra una brodaglia da tre dollari acida e cattiva.«Che succede?» chiese sua sorella maggiore Ingrid, mettendosi al suo fianco. Con la sua postura rigida da scuola di modelle e i vestiti impeccabili e castigati, Ingrid non si agitava facilmente, ma quella sera appariva nervosa e si toccò una ciocca di capelli che era sfuggita allo stretto chignon. Bevve un sorso dal bicchiere di vino e fece una smorfia. «Su questo vino c'è un incantesimo di strega» sussurrò, posandolo su un tavolo vicino.«Non ho fatto niente, lo giuro! » protestò Freya. Era la verità, più o meno. Non riusciva a evitare che la sua arte magica facesse accidentalmente capolino, ma non aveva fatto nulla per incoraggiarla. Conosceva le conseguenze e non avrebbe mai corso un rischio così grande. Freya sentiva che Ingrid stava cercando di indagare oltre la superficie, di scrutare nel futuro per trovare una risposta al suo attuale malessere, ma era uno sforzo inutile. Freya sapeva proteggere bene la propria linea della vita. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era una sorella maggiore in grado di predire le conseguenze delle sue azioni impulsive.
Che ne dite? Lo trovate interessante? L'avete letto? Amato? Insomma fatemi sapere cosa ne pensate! Aspetto i vostri commenti, e se volete condividete con me il vostro incipit.
Stay tuned!Xoxo, Giò