Questi giorni sono stati un po' confusionari e purtroppo non sono riuscita a postare nulla. Ora sto recuperando i pezzi persi per strada, come questa puntata di "Chi ben comincia" dedicata a Il gioco degli occhi di Sebastian Fitztek pubblicato da Elliot. Un horror thriller davvero sorprendente, che cattura il lettore fin dall'inizio.
Ci sono storie che, come spirali mortali, affondano incessantemente i loro uncini corrosi nella profondità della coscienza di chi le ascolta. Io le chiamo "moto perpetuo". Storie che non sono mai cominciate e che mai finiranno, perché parlano della morte eterna.A volte vengono raccontate da irresponsabili che amano suscitare il terrore negli occhi altrui e che assaporano gli incubi da cui costoro verranno assaliti quando di notte, soli nel loro letto, fisseranno il soffitto senza potersi addormentare.Talvolta, questo moto perpetuo si nasconde tra le pagine di un libro: in quel caso ci si può mettere in salvo solo chiudendolo. Vorrei darvi un consiglio: non leggete oltre!Non so come siate approdati a queste righe. ma di sicuro non erano destinate a voi. Un trattato dell'orrore non dovrebbe mai cadere nelle mani di qualcuno. In nessun caso. Neppure in quelle del peggior nemico.Credetemi, lo dico per esperienza personale. Io non sono riuscito ad aprire gli occhi. A riporre il libro. Perché la storia dell'uomo le cui lacrime scendono come gocce di sangue, la storia dell'uomo che stringe a sé un povero fagotto di carne umana che pochi minuti prima respirava, amava e viveva... questa storia non è un film, non è una leggenda, non è un libro.È il mio destino.La mia vita.
Da Il gioco degli occhi di Sebastian Fitzek (ed. Elliot)