Chi digita usa il cervello meno di chi scrive a mano

Creato il 01 febbraio 2011 da Zero39

Segnalazione e nota della Dott.ssa Federica Letizia, membro dell’Associazione “Zero39 all professional services in one network”

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori francesi e norvegesi, pubblicato su Advances in Haptics, dimostra che scrivere a mano “accende” il nostro cervello molto più che digitare su una tastiera.

Quando si scrive su carta, gli occhi e i movimenti della mano seguono la “creazione”, infatti mentre tracciamo il segno di una lettera ne percepiamo fisicamente il formarsi.

Questo accenderebbe molte più aree cerebrali rispetto al digitare la stessa lettera al computer. In questo caso, infatti, basta premere un tasto ed eccola là sullo schermo, tutta intera in una sola mossa.

Scrivere a mano sembrerebbe inoltre più utile anche per agevolare processi di apprendimento e memoria, come dimostra un altro esperimento, condotto dagli stessi ricercatori, in cui è stato chiesto a due gruppi di volontari di imparare un alfabeto sconosciuto di 20 lettere, in un caso esercitandosi a scriverlo a mano, nell’altro utilizzando solo il computer; dopo tre e sei settimane chi doveva usare carta e penna aveva imparato di più e ricordava meglio l’alfabeto rispetto ai volontari “digitali”.

Demonizzazione del computer?

Certamente no, perché come suggerisce Cesare Comoldi – responsabile del Laboratorio sulla memoria e i processi cognitivi dell’apprendimento al Dipartimento di psicologia generale dell’Università di Padova – «Scrivere a mano implica capacità visive, viso-motorie e viso-costruttive molto superiori al semplice digitare su una tastiera, ma il computer può rivelarsi un sostegno prezioso: può infatti aiutare ad individuare e correggere gli errori di scrittura e quindi a produrre un testo più corretto e ricco.

Come sempre dunque la virtù sta nel mezzo e nella capacità di non superare il sottile confine che dall’uso conduce all’abuso.

Dott.ssa Federica Letizia

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