Magazine Opinioni
"Gli italiani mi rimpiangeranno", queste sono state le parole in una delle sue rare apparizioni dell'ultimo periodo di B. Anche la stampa ora si sta un po' disintossicando da questo personaggio che ha cambiato "nel bene" e nel male questo paese. Se ne parla sempre meno, ma i suoi moniti non fanno certo stare tranquilli: " il mio ruolo politico non è ancora finito". Come si fa a stare tranquilli? Dopo aver fatto del nostro paese, uno delle nazioni con una alta percentuale di corruzione; dopo aver sprecato un sacco di soldi con progetti inutili che ancora stiamo pagando nonostante i lavori non sia ancora iniziati (il ponte sullo stretto di Messina); dopo aver fatto un numero incontabile ormai di leggi ad personam; chi dovremmo rimpiangere? Solo perché, per scelta politica, non ha aumentato le tasse, facendoci credere che vivessimo nel paese delle meraviglie? Beh, complimenti, se questi deve essere il prezzo da pagare ora. Si è rivelato inefficiente e privo di idee. Non si è mancata la democrazia se è stato "destituito", le sue capacità di governo erano senza speranza. Ma il vero problema italiano è la politica, il suo sistema le sue idee ormai troppo vecchie e legate a ideali ormai demodé.
Poi arriva il "salvatore", ma sotto le feste non porta certo doni, anzi, una bella mazzata tra capo e collo. Ma era evitabile? Forse così unicamente diretta ai soliti "stronzi", sì! La casta è stata toccata ma di striscio, eppure gli italiani sono quelli che pagano tutto, fino all'ultimo centesimo. Ma la crescita dove è andata a finire? Tagli che ci fanno sospirare, per quei tempi passati in cui le tasse erano un "miraggio" (in qualche modo le pagavamo, non vi preoccupate, che nessuno ci ha mai dato niente gratis) e che ci schiacciano: meno pensioni, meno stipendi, meno consumi. E i giovani? quale possibilità per le menti eccelse se il sistema delle raccomandazioni non cambia? Monti forse non ha avuto ancora il coraggio di fare scelta davvero rivoluzionarie, ma c'è chi aspetta di vederle, e chi aspetta di poter criticare quanto seguirà senza mezzi termini. Forse sono i soliti discorsi da bar, ma il fatti sono fatti e la pazienza ormai è quella che è. La credibilità è finita con Berlusconi, questo è l'amaro dato di fatto. Ora si cerca trasparenza ovunque, ma forse la dovevamo prendere prima. Questa è colpa nostra!