È nato e vissuto al Ponte di Casanova a Napoli. Ha frequentato con scarso profitto l’istituto tecnico commerciale, poi recupera 3 anni in 1 e si diploma a 18 anni. Si iscrive ad Economia e commercio ma lascia subitogli studi. A 19 anni è direttore commerciale di un’azienda di La Spezia (la IMA Tessile SPA) specializzata in abbigliamento militare (come ha ottenuto, un diciannovenne neodiplomato in ragioneria, un posto da direttore commerciale?). Qualche anno dopo l’azienda fallisce. A 23 anni, con un imprenditore lombardo, mette in piedi due fabbriche per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio a Casandrino (NA) e Monza (MI) (chi ha finanziato queste costose operazioni ad un ragazzo di 23 anni che può offrire ben poche garanzie? Chi è questo imprenditore lombardo?). Lettieri è ormai un industriale, bravo soprattutto ad acquisire le aziende che lo Stato privatizza (ad esempio le Manifatture Cotoniere Meridionali). Gran parte delle aziende che acquisice poco dopo falliscono (la CDI di Calitri, la MCM di Salerno) ma lui continua ad arricchirsi e a fare carriera fino a diventare presidente dell’Unione Industriali di Napoli. Nelle elezioni regionali del 2010, il gruppo della cosidetta P3 (il faccendiere Flavio Carboni, il coordinatore del PdL Denis Verdini, l’ex socialista Arcangelo Martino e il geometra che si spaccia per giudice Pasquale Lombardi), prepara un dossier falso su Caldoro per lanciare la candidatura Lettieri a presidente della Regione. Candidatura ben vista da Cosentino e Cesaro. Nel gennaio 2011 riceve la laurea Honoris Causa in Giurisprudenza dall’Università Parthenope. Poco dopo, il preside della Facoltà, Federico Alvino, viene nominato componente del Collegio sindacale della sua azienda Mcm Holding S.p.A., per poi ottenere un posto nelle liste del PDL alle comunali.
Nelle liste legate a Lettieri sono candidati e potrebbero diventare consiglieri:
Marco Nonno, sotto processo per concorso in devastazione (la guerriglia da parte di ultras e neofascisti a Pianura nel gennaio 2008), ha fatto parte di gruppi neofascisti (col fratello che è l’assassino di Claudio Miccoli). E’ noto a Pianura perché è il paladino di costruttori abusivi. Ha avuto 2600 preferenze.
Maurizio Matacena, indagato insieme al senatore PdL Vincenzo Nespoli, per bancarotta fraudolenta e riciclaggio di denaro.
Achille De Simone, è inquisito per connivenze col clan Sarno (è stato anche in carcere con tale accusa). E’ stato prima nella DC, poi nel PSDI, poi per Alleanza Democratica Federalista, poi nei Comunisti Italiani, ma, appena eletto, è passato a Forza Italia (in un’intervista confesserà candidamente: ho scelto il PdCI perché ho fatto i calcoli e, col mio pacchetto di voti, era il partito che mi permetteva più facilmente di essere eletto. Ma io sono di destra).
Enrico Tarantino, neonazista, del centro sociale Casa Pound.
Nunzia Solder, figlia del boss della camorra
Fonte: articolo ”postato” da Francesca Terzoni per il blog “Metilparaben” :http://metilparaben.blogspot.com/2011/05/chi-e-gianni-lettieri.html