Ma la cosa più interessante è andare a ripescare la nostra inchiesta natalizia, risalente proprio a questo Natale. All'epoca, anche grazie alla collaborazione con la consigliera del Primo Municipio Nathalie Naim (che nel frattempo ha rotto con noi ogni rapporto visto che eravamo contrari a trasformare Via Urbana in un parcheggio a cielo aperto mentre lei era fortemente favorevole), smascherammo una schifezza che il Tredicine fece su Piazza di Porta San Giovanni in Laterano: venne chiesta una autorizzazione per una manifestazione politica che in realtà politica non era ed era solo commerciale. Tra l'altro con un livello commerciale pietoso e penoso posto di fronte alla facciata della Cattedrale della città. E c'era tutto eh: finti convegni, finti banchetti politici, finte iniziative politiche. Tutto fake. In realtà c'erano soltanto atroci kebab velenosi e salsicce da lavanda gastrica...
Tredicine venne smascherato. Il prode Enrico Stefàno del Movimento 5 Stelle, consigliere in Aula Giulio Cesare, andò avanti e fece interrogazioni al sindaco Marino (che rispose in maniera risibile, senza preoccuparsi del marcio che c'era e sicuramente c'è dentro al suo Gabinetto), fece esposti alla Corte dei Conti (che ci stavano tutti) e poi dispose una serie di accessi agli atti che hanno prodotto dei risultati in questi giorni. Possiamo dunque ora visionare il verbale dei Vigili Urbani che, dopo le nostre denunce, vennero spediti a controllare.
Il verbale è inequivocabile: quella "festa di partito" era in realtà una truffa. Uno stratagemma per pagare meno o nulla l'occupazione di suolo pubblico (e per ottenere autorizzazioni viceversa non rilasciabili per iniziative puramente commerciali) in un luogo iconico e centralissimo e poi riaffittare a peso d'oro gli stand a commercianti e bancarellari di terz'ordine come documentammo ampiamente. Molti, in Forza Italia, si arrabbiarono perché il partito era stato usato dal Tredicine come strumento per i suoi business. Si parlò di una espulsione dal partito, ma poi non se ne fece nulla. Tredicine riuscì ancora una volta a restare al proprio posto. Se Forza Italia, a livello nazionale, si fosse all'epoca smossa avrebbe oggi giganteggiato sull'inchiesta Mafia Capitale. Averebbe avuto l'unico suo arrestato in Consiglio Comunale preventivamente buttato fuori dal partito con sei mesi d'anticipo sui pubblici ministeri. Potevano darci retta. Anche perché per capire chi è Giordano Tredicine non ci voleva un servizio de La7 o un mandato di arresto. Lo si sapeva. Da anni.