Magazine Libri

Chi è... Giovanna Barbieri

Creato il 21 maggio 2015 da Babetteleggepervoi

Oggi, ospite del Blog abbiamo GIOVANNA BARBIERI, autrice di un romanzo storico "La stratega - Anno Domini 1164", che ha scalato le classifiche e che è stato recensito anche da noi.
Buongiorno a tutti e grazie di essere passati di qui. Mi chiamo Giovanna Barbieri e sono nata a Verona. Tutt'oggi risiedo ad Arbizzano di Valpolicella, comune di Negrar, Verona. Nel 2001 ho conseguito la laurea in Scienze Politiche, indirizzo economico-internazionale. Nel 2007 ho iniziato la collaborazione e amicizia con l’associazione culturale senza scopo di lucro “Rohirrim”, recentemente con Sguardo sul Medioevo, Talento nella Storia e Italia Medievale. Da pochi mesi ho cominciato a lavorare come editor freelance (https://righerosse.wordpress.com/)Nel 2014 ho pubblicato il mio primo romanzo storico-surreale "La stratega, anno domini 1164" e quest'anno, verso luglio, pubblicherò con la CE Arpeggio libero editori "Cangrande, paladino dei ghibellini", ambientato nel XIV secolo. 
Chi è... Giovanna BarbieriDopo un forte temporale Alice, una giovane donna del XXI secolo, si ritrova nel 1163, in un bosco della bellissima Valpolicella. Cos’è accaduto? Chi l’ha inviata nel 1163 durante la lotta degli anti-imperiali contro l’imperatore Federico il Barbarossa e perché? É stata una casualità o un disegno divino? Ferita e confusa, Alice viene soccorsa da una famiglia di contadini semi-liberi, che la conduce all’abbazia del Sacro Cuore di Arbizzano, dove viene curata dalle gentili monache e apprende l’uso delle erbe medicinali. Una volta guarita e portata nel castello di Fumane, dovrà decidere come agire: lottare per ritornare nella sua epoca oppure, per fuggire alle ingiuste accuse di stregoneria, partecipare all’assedio di Rivoli del 1165 a fianco del cavalier Lorenzo Aligari del quale s'innamora perdutamente.
Qui trovate il BOOKTRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=4_RVIjtzaqcE qui la RECENSIONE di Babette Brown:http://babetteleggepervoi.blogspot.it/2015/01/la-stratega-di-giovanna-barbieri.html

VI PRESENTO I MIEI PERSONAGGI:

Chi è... Giovanna Barbieri
Alice, la donna del XXI secolo: una donna determinata, indipendente e dotata di forte carattere che è catapultata nel XII secolo e dovrà imparare a cavarsela da sola.
“Marco era il figlio minore del conte Roccardo che custodiva i terreni e il porto di Peschiera bagnati dalle acque del lago di Garda. L’uomo, più maturo di lui di parecchi anni, lo aveva seguito in molte avventure. Più arguto e saggio, lo aveva spesso salvato da morte certa.
«Non è una bellezza notevole: troppo pallida, lentigginosa e con capelli castano-rossicci» strinse le redini con nervosismo e lo fissò. « Inoltre, non so se hai notato quanto è alta. Forse è una spia di Federico, il Barbarossa... credo che verrò con te.»”
Chi è... Giovanna Barbieri
Il cavaliere Lorenzo Aligari è il secondogenito del conte Aliostro Aligari di Fumane. Non è destinatO a ereditare la terra e la ricchezza della casata e per volere del padre ritornerà in famiglia.
“Grazie a Dio, alcuni istanti più tardi, il paladino emise un colpo di tosse e vomitò l’acqua che aveva bevuto. Infine, traendo un profondo respiro, si girò a osservarla. L'uomo le sorrise: aveva splendidi e maliziosi occhi chiari da gatto e folti ricci scuri. Un pizzetto altrettanto scuro gli ricopriva il mento. Alice si rilassò e gli sorrise a sua volta.”
Chi è... Giovanna Barbieri
Lei è Angelica, l'ancella della contessina Chiara Aligari, prestata ad Alice. Tutte le donne del XII secolo, eccetto le più povere, non si vestivano da sole, ma venivano aiutate da un'ancella.
“Angelica fu destata dal canto del gallo e dal vociare degli uomini in armi assoldati dal castello di Fumane. Sbadigliò, si stiracchiò nel suo giaciglio, infine si alzò e guardò fuori dalla stretta finestra, notando che il sole era appena sorto. I suoi raggi illuminavano debolmente la corte interna. Elisabetta e Bruno, i rampolli affidati alla sua cura, dormivano ancora.Il catino con l'acqua giaceva sul piccolo tavolo in attesa delle sue mani. Deterse il viso e poco altro, da ultimo s'infilò la sottoveste di tessuto grezzo, la gonna migliore che possedeva e la tunica dello stesso colore smorto, terminando il tutto con una cintura di tessuto. Con attenzione si pettinò i lunghi capelli scuri simili a quelli della madre. I ricordi la sommersero, indesiderati. Rivide lo sguardo dei genitori quando, appena dodicenne, la cedettero al vecchio castellano.«Mi hanno mai amata?» sussurrò.”
Chi è... Giovanna Barbieri
Lui invece è Matteo il costruttore, vedovo e padre di due figli piccoli. Angelica lo ama in segreto. Il costruttore è un uomo intelligente e ama profondamente i suoi figli avuti con la prima compagna morta di febbri.
“Lei si sentì morire, gli occhi ambra di Matteo l'avevano stregata già alcuni mesi prima e trovava il suo sorriso molto sensuale.”“Matteo condusse Angelica e i suoi bambini per la via dei boschi di Pedemonte, San Floriano e Santa Maria. Il percorso più pericoloso, con possibilità d’incontrare briganti, lupi e orsi. Doveva recarsi ad Arbizzano; era necessario per lui discutere con la badessa che gli aveva commissionato il lavoro per l’ospitale. Si aspettava di essere inseguito, per questo aveva scelto quella strada. Angelica era una serva fuggiasca e lui aveva imbrogliato il nobile Aligari. Queste cose bruciano.All’alba del giorno successivo la fuga, fecero una pausa.«Padre, non ce la facciamo più a proseguire» mugolarono in coro i bambini.«Va bene, figlioli, ormai il sole sta nascendo, meglio rifocillarci e fare una sosta. Mangiate e dormite un po’. Tra poche ore si ripartirà» sospirò lui.Luca e Giacomo, di otto e dieci anni, fecero ciò che aveva suggerito loro, addentarono un po’ di pane e formaggio, poi si sdraiarono sotto un alto arbusto e si addormentarono stremati.”

Chi è... Giovanna Barbieri
La contessina Chiara Aligari, sorella minore di Lorenzo Aligari e Riccardo Aligari, il fratello maggiore erede del casato. Di nascosto stringe una relazione con l'arciere Luigi, assoldato dal padre per le lotte anti-imperiali. È una fanciulla molto giovane e ingenua, attratta dall'aspetto fisico e coraggio dimostrato dal giovane uomo ma desiderosa anche di compiacere il conte, suo padre.
“Piangeva disperata, cercando nello stesso momento di asciugare le lacrime e tirare su con il naso come faceva da bambina. Luigi cercò di consolarla baciandole con dolcezza collo e viso. Da lì a qualcosa di più intenso il passo fu breve. Erano consapevoli che non si sarebbero più rivisti prima dello sposalizio. L'idea dell'incontro era stata sciocca e infelice.«Luigi, amore, cosa stai facendo? Così mi strapperai il vestito!» esclamò lei a un certo punto.Dapprima non capì perché volesse toglierle l’abito. Luigi continuava a baciarla con passione e la trascinò con sé sull’erba fresca. Ebbe un'illuminazione, vuole congiungersi con me, gioì.«Amore, devi prima sciogliere il nastro dietro la schiena, altrimenti la testa non passerà.»A sua volta gli sganciò la giubba di cuoio e gli tolse la tunica. L'amato rimase a torso nudo. Lei fu travolta dal desiderio e gli  accarezzò i capezzoli sporgenti per il freddo. Allungò una mano, Luigi ebbe un brivido e lei s’interruppe.«Sei sicura che è questo ciò che vuoi, amore mio? Se continuiamo non sarò in grado di fermarmi» mormorò lui.”

Chi è... Giovanna Barbieri

Questo invece è l'arciere Luigi che s'innamora della contessa. Nel romanzo non tratto il suo POV, ma il personaggio compare molto spesso.
“Chiara, ancora terrorizzata dall'incontro con la bestia, fissò l'armigero. Indossava i colori della sua casata. Si tranquillizzò un po' e lo osservò meglio. Poteva avere vent'anni, capelli castani molto chiari, snello, alto e con un filo di barba dorata.”


Chi è... Giovanna Barbieri
Garzapano, signore di Rivoli Veronese, apparteneva alla nobile famiglia degli Olderico. Era prepotente, come molti signori di castelli, e abusava spesso del suo potere. Nel romanzo la stratega, anno domini 1164 non c'è una sua vera descrizione fisica, dato che ho preso in esame anche il suo punto di vista.Se volete saperne di più di questo personaggio storicamente esistito, ho scritto un articolo mesi fa per Talento nella Storia e ho salvato le informazioni sul mio blog.https://ilmondodigiovanna.wordpress.com/…/garzapano-custod…/
“Quella mattina d’agosto, Garzapano da Bussolengo si svegliò prima dell’alba. Con alcuni ospiti illustri, sostenitori di Federico di Hohenstaufen, aveva organizzato una battuta di caccia al cervo. Emanuela, l’amante del momento, era già scomparsa dal suo letto. A lui piaceva dormire solo. Sbatté le palpebre, ancora assonnato e rimase sdraiato a riflettere. Si riteneva un uomo appagato: la sua ambizione, difatti, lo aveva portato a ottenere la custodia del castello di Rivoli.
Flussi di ricordi lo assalirono e rammentò ciò che tanti anni fa aveva consigliato a Ottone di Wittelsbach: «mio signore, vi suggerisco di prendere quella strada. Aggireremo così il grosso dell'esercito nemico! Li uccideremo tutti!» Nel 1155, infatti, lo aveva aiutato a sconfiggere gli anti-imperiali a Ceraino: un gruppo di uomini della valle che si era ribellata all'impero. Isacco, il comandante del suo esercito, che conosceva bene quelle zone, gli aveva indicato come prendere alle spalle quella banda di traditori. Erano così stati trucidati quasi tutti i ribelli, rievocò lui con gioia.Infine, sbadigliando un'ultima volta, si alzò e si vestì con l'aiuto di un valletto. Scese al piano terra, schiamazzi e risate sguaiate provenivano già dalla sala banchetti. Entrò affamato nella stanza dove gli ospiti erano già tutti riuniti per la colazione”
E QUESTO E' L'AMBIENTE NEL QUALE SI SVOLGE LA VICENDA: 

Questo piccolo stralcio riguarda il castello di Rivoli, situato sulle colline che dominano il lago di Garda e la valle dell'Adige.


Chi è... Giovanna Barbieri


“Il primo lucore dell'alba illuminò il maniero e Garzapano non poté evitare di notare con soddisfazione le espressioni di meraviglia degli aristocratici. Erano giunti di notte e non avevano ancora potuto osservare il castello alla luce del sole. L'edificio era molto grande, con massicce e quadrate torri perimetrali, cintate da uno spesso muro. Un camminamento, dal quale gli arcieri potevano con facilità colpire eventuali assalitori, correva per tutta la lunghezza della cinta difensiva. Il ponte levatoio, infine, terminava con una robusta cancellata. Sono meravigliati che, un nobile di poche ricchezze come me, sia riuscito a ottenere le terre di Rivoli, s’inorgoglì lui.”

Questo altro stralcio, invece, riguarda il castello di Fumane, situato tra le dolci colline della valle Provinanensis (Valpolicella) ricca di vigneti e uliveti.
Chi è... Giovanna Barbieri

“Alice fu scossa da un brivido, quando con il cavaliere entrò nel cortile del castello. Era stretta a lui come se potesse allontanarsi da un momento all’altro e fu colpita dalla connotazione militare del maniero. Come ricordava dagli studi scolastici, era tipico dei primi anni mille: squadrato, imponente, mattoni a vista, lunghe e rade aperture a feritoia e totale assenza di tetto spiovente. Ai quattro punti cardinali erano state costruite basse torri, unite tra loro da un ampio camminamento. La cinta difensiva, inoltre, era interrotta a intervalli regolari da feritoie. Come farò a uscire dai guai? Nella corte quadrata, Alice notò che alcuni giovani guerrieri si stavano divertendo in un gioco cruento: una povera volpe era legata a una corda e un uomo, anch’esso legato, doveva ucciderla a mani nude. Il povero animale per difendersi mordeva e graffiava disperato. Spero ti azzanni fino all’osso, pensò lei prendendo le parti della povera creatura. «Da questa parte!» la spinse Lorenzo interrompendo le sue considerazioni. Lei e i cavalieri entrarono in una vasta sala banchetti e da lì in una stanza più piccola e intima. Dietro un grande scrittoio, situato nel centro della stanza e illuminato da due lanterne, era seduto un uomo di mezz’età, con ricci capelli brizzolati e occhi turchesi.”


 GRAZIE PER ESSERE STATI CON ME!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine